Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      loco, ut che uu fosse data perciò ogni maggior comodità. Heri pur si fece festa, et la sera una commedia recitata tutta da musici in suavissimi canti. Hoggi si sono fall' correr li barbari con il più nobile concorso che si possa dire ; dimani si faranno cerle caccio di animali ; et lunedi si reciterà una delle più ingegnose commedie che qui si sieno ma» falle, pur tutta di musica, et con bellissimi mlerniedii, come viene da ciascuno affii'imito (1); et martedì si penserà alla partenza della Regina et conseguentemente di lulli gli altri. Il signor Gran Duca non ha risparmiato 111 questa occasione a spesa dì alcuna sorte, havendo abbondantemente fallo supplire a tulto quello che faceva bisogno ; et cerio che si è veduto tanlo splendore in tulle le cose, che chi si è Irovalo nelle allegrezze (àtle dalli maggiori Re, et principi per simili occasioni affermano che da nessuno si è mai arrivato a gran lunga nel genere delle cose che si sono falle alla grandezza di queste nozze, non volendo restar di dire anco questo particolare che si sono vedute molte ingegnose et superbissime hvree dì forestieri el di cittadini, le quali et pei ricchezza, et per vaghezza lecero bellissima vista, et rallegrarono compitamente la cillà.
      XXIV. La Serenissima Ptegina s'imbarcò lunedì passalo *,'ttoij,! che fu «I -16 alle bore otto della nolle, el parti con vento pio- J>00
      1 1 Marco
      spero sopra lo galea reale, Ire bore dopo fece il medesimo OuoMn
      (1) 11 celebre Gabriello Chiabrera, onor di Savona sua patria e valoroso poeta ( il quale tanto toccò del buon secolo che potè raccoglierne in se tutti ' pregi, e tanto s'inoltrò nel catino clie per poco nen ne contrasse alquanto i difetti) ebbe dal Granduca l'incarico « di aver cura delle poesie che do-veansi rappresentare sulla sceua, e nella prova che se ne faceva innanzi al Granduca, avendo egli veduto che il Chiabrera, come gli altri, stavasi in piedi e a testa scoperta, il fe' coprire e sedere ; e ordinò poscia di' ei fosse con onorevole provvisione e senza obbligo alcuno, notato tra' gentiluomini delia fila corte » ( Tiraboschi, Storia (Iella Letteratura Uoli'aim. Tome YHI, Parte seconda ).
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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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