Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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che suno colla Regina, ili andar a Luca fu U invilo che fecero loro li signori Nomisi, et da quella Signoria sono stati grandemente houoiali, et presentati di tre casse di panni di seta.
La Regina parti da Portofino m 26, et il giorno dietro a' t
, novembrearrivò a Savona, di dove la notte istessa parti con prospera jcoo. navigatione, et ognuno tiene clic a'28 sia giunta in Anlibò. Nella navigalione,» secondo clic scrivono, 5. avvicinò un miglio a! porlo di Genova, dal quale fu salutata con molli tiri d'artiglieria, et fu risposto dalla Reale con quattro tini (!).
XXV. Arrivò la Serenissima Regina a Marsiglia a' o del 1)1Aw,
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corrente mese dopo liaver qualcìie giorno perii tempi conica- noJ™0bre rii costeggiata parte delle marhx; d; Provenza. Fu ricevuta con Mann
¦ . Calmiliil strepito di latte le artiglierie dei castell . navi, et galere, et ambascia-con ogni altra maggior dunostralionc d'lionore, havendosi falla vedere lutto quella città iu queir occasione armata con bellissimo ordine. Sano slati ad incontrarla per ordine del Re il signor Contestabile di questo regno (2), et il signor Duca di Giiisa (5), che ha il governo di Provenza, con seguilo l'uno et T altro grandissimo di nobiltà, et il signor Gran Cancellie-ro con lutlo il Consiglio, et li officiali deputati a! servitio della sua casa, et sono restali grandemente coasolati della ma-
fi) Xei dispacci di JTavin Cavalli, ambasciatore alia corte di re Enrico IV, trovasi la continuazione dei dettagli intorno all'arrivo di "4 avi a de'Medici in Francia e al di lwmatriiTioiiio, Per non interrompere qifiAdi questo interessante episodio credo opportuno di riportarli abfcencliJ, «ontro il mio assunto, si traiti di dispacci Sfritti da ambasciatore presso una corte non italiana.
(2) Enrico I duca di Montmorenci, cui Enrico IV mandava, nel 1593, la spada di contestabile, solendo poi chiamarlo suo compare. Montmorenci fu in gioventù uno de' più begli uomini del regno, ammirandosi pure in lui tulla la galanteria de' cavalieri francesi. Amò appassionatamente Maria Stuarda, vedova di re Francesco secondo, e fu da lei con tanta tenerezza corrispo» sto, che, se egli fosse stato libero, la principessa 1' avrebbe sposato.
(3) Carlo di Lorena duca di Guisa, figlio maggiore di Enrico di Guisa, già fatto trucidare a' 23 di dicembre-!588 da re Enrico quarto, per uno di que' colpi di stato cui si cerca di scusare con la necessita del pubblico bene
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