Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
<24
Via (loco tempo dopo il di lei matrimonio col Hentivogli, conosciuto dalla Pellegrina un giovane dì casa Riario « trapassando a considerare la nobiltà, le bellezze, il valore, le virtù e meriti del Riario, lo stimava per essi degno dell' amore, dì qual si voglia gran dama; e poscia rivolgendosi a giudicar di se stessa ne' medesimi termini sì come godeva d' esser amata da si gentile e meritevole cavalliere, così parevale d' essere obbligata a corrispondergli d equivalente amore. Falsa presonzione, non convenendosi a lei maritata entrar in sì fatti cimenti se non siano di pura cortesia e gentilezza. Ma tanto è possente e maliosa la peste d'Amore, eh' entrata a pena a sensualeggiar un cuore corrompe in istante quanto di virtuoso vi truova. E la Pellegrina stata fin a quel punto di straordinaria bontà volle avverare la corruzione degli ottimi, convertirli in pessimi, e potersi dai sommo d' una eccellente virtù traboccar nell' abisso del vitìo. Non poteasi non di meno far questo trapasso senza violenza; 1' abito virtuoso da non istracciarsi così leggermente, ma la natia nobiltà, e 1 uso della Corte mascherati i suoi degeneranti pensieri d' affetti di gratitudine e di gentilezza la condussero al precipizio. » ec. ec.
(La Fuggitiva di Girolamo B insani Libri quattro Tratta dall' originai dell' autore con le massime amorose, sentenze ec. ec.).
| |
Hentivogli Pellegrina Riario Riario Amore Pellegrina Corte La Fuggitiva Girolamo B Libri Tratta
|