Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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occasione dal vedersi bavere un buon numero di galee con molte compagnie di soldati, una compagnia di huomini d' arme nella città, eh' ò quella del signor Vieere alla quale fu fatta, già quattro giorni, la mostra secondo F ordinario, se ben sia stato anticipato il tempo per questa causa ; però il signor Vieere, inteso P arrivo delle galee, mandò a chiamar subito qui il Reggente Moles (1), et giolito che fu se ne andò a ritrovar Sua Eccellentia, con la quale stette gran pezzo, et presero insieme apuntamer.to di ciò che si dovesse fare, poi che si è egli ritrovato presente alla Corte come Reggente d'Italia alla deliberalioìie che fu fatta, et per ciò poteva saper meglio la iutentione di Sua Maestà ; onde essendo già in nota molti di quelli che ne hebbero parte, se bene alcuni altri se ne an-dorouo con le galee in Sicilia, la medesima sera si ordinò la reteiilione di diversi, intanto che la mattina seguente per tempo, quando manco alcuno pensava, se ne trovorono prigioni forse cinquanta, et essendosi continuato di giorno et di notte a pigliarne, hoggidì se ne ritrovano carcerati intorno a trecento, et alcuni anco dicouo maggior numero, e tulli vengono posli in castello, e tutta via si continuano le retentioni Sono questi la maggior parte bravi, che qu: chiamano compagnoni, altri poi sono gente bassa, lavoranti di botteghe, et alcuni pochi anco del popolo ricco ; et perchè vi è un numero così grande, et che può andar molto iunanzi, sì giudica che non tulli siano colpevoli, ma che alcuni si ritengano perchè,
(1) Annibalej napolitano, (li una famiglia originaria di Spagna, reggente dulia regia cancelleria e del Supremo Consiglio d'Italia sotto Filippo secondo.
Stampò :
Decisiunes supremi trìbunalis regiae camerae summi regni ncapu-lituniResponso, de legihma successione in Portugalliue regno prò rege Castellile Pkilippo II, et de ducato Brilanniae prò serenissima infante l-sabella.
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