Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
luiessendo esaminali, debbano con questo terrore dir la verità di quello che sanno, et altri siano custoditi, perchè essendo atti a far qualche sollevatone non babbino campo da poter macchinar alcuna cosa ; nò fui bora si sente moto., nè voce di alcuna sorte.
Souo stali giustiliali otto di quelli che furono carcerati k'i di per causa del rumore delli mesi passati, tutti di gente bassa; i°5S5. quattro furono tanagliati, e tagliate loro tutte due le mani, et tra questi un vecchio di età di circa G5 anni, il quale si dice che fosse il primo che diede un buffettone allo Storpace dal quale poi gli altri presero ardire; furono condotti per la città, et per le medesime strade per le quali il popolo strascinò lo Eletto suo predetto, et poi tutti otto sono stati impiccati; era pubblicala la lor coipa, dicendo l'ufficiale, che df mandalo di Sua Eccellenlia ( dove negli altri casi vien detto di ordine della gran corte della Vicaria ) si facevano morire quei tali per essersi trovati alla morte di Giaii-Yincenlio Storace, el al sacco della sua casa. Questa mattina ne sono slati giustiliali altri quattro della medesima gente, a' quali è slata data la medesima morte clic fu data alli quallro tanagliati sopra detti.
Questi giorni sono stati giustiliali due, et due altri que- vxm di sta mattina delli carcerati per causa delia morte data all'Elet-to del popolo, et del moto che fecero in quel giorno, el trenta ne sono per la medesima causa stati maudati in galea. Il continuar a far ogni settimana questa giuslìlia sdegna grandemente, più di quello che souo, gli animi del popolo, il quale ha per 1 odinario poco buona volontà alla nalione spaglinola; come si è particolarmente potuto scoprire in quei primi giorni del successo passato da uno, che venuto a parole coi! uno spagnuolo, gli snudò contra uu coltello, et disse, guar-» dando in allo: oh Dio, mò quando vanirà quel tc.ììipo in cui faremo tulli questi SpcKjuuoli in una insalata i Fu preso, frustato pubblicamente, et condannato iu vita iu galera, et la sua
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Storpace Eletto Sua Eccellenlia Vicaria Giaii-Yincenlio Storace Elet-to Dio SpcKjuuoli
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