Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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Quando si creile\a da questi nobili, et dal popolo che Yion si dovesse Jar altra dimoslralionc per causa di quelli che
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si ritrovarono li mesi passati alla morte dello Eletto di detto popolo, et al sacco della sua casa, essendosi pubblicato già l'indulto, clic ho scritto alla Serenità Vostra, ha l'Illustrissimo signor Vicere nella piazza dov' era la casa di quel speciale (1), che fu spianata, essendo stato dichiarato priucipal autore di quel caso, fatto eriger una pietra sopra la quale sono stale poste ventiquattro leste, et le inaili di quelli infelici che per la sudetta causa furono giustiliati, eoa alcune grate d'i ferro sopra perchè non possino esser levate, et dentro vi è una inscritione della maniera che ss vede nell' incluso disegno. (2, Questa nuo\a dimostratioue ha dato incredibile dispiacere a questa città; et se bene ogn' uno sì guarda di ragionarne dubitando di nuovo castigo, tuttavia dove possono parlare sicuramente si lamentano, che di cosa della quale si doveva ha-ver loro eterno obbligo, poiché se non succedeva la morte dei predetto Eletto per il mcncamento che vi era ali' hora dei pane in questa città et non pensandosi ad alcuna provvisione, convenivano seguire inconvenienti irreparabili, et di estrema consideratone, si sia fatta tanto strage di questo popolo, et con tanta loro ignominia chfl non conveniva ad una città tale, ch: è stata sempre fedelissima al suo Re, et passando più innanzi dicono, che se venimmo altre occasioni, con la memoria di quelle che si è fatto per il successo passato^, le cose conveni; anno andar di altra maniera. Si dice, che monsignor illustrissimo arcivescovo habbia procurato, che sia levata la delta pietra, dicendo ehe non conviene, che dove deve passare il giorno del Corpo di Ghristo la processione col Santissimo Sacramento si veda una cosa cosi profana latta a modo di uh reliquiario nella più bella parte della strada, ma che non
(1) Cioè di Gian-Leonardo PisaDO.
(2) Vedi tavola unita.
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