Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

Pagina (179/384)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      -175
      danno, sendoche quei cittadini lo facevano star lontano col-P artiglieria, s'è avviato a quattro miglia di là ad un inona-slerio ricchissimo di Padri dell' ordine di Carnaiuoli, 1' ha spogliato delle campane , 1' ha saccheggiato di molta quantità d» frumento, et 1' ha rovinato colla chiesa adatto. Tutte le torri di guardia, eli' erano a marina, ha diroccate, et da ognuna ha portato via qualche piccolo cannone, non havendo perdonalo a qualsivoglia habitatioue intorno ally quale ha sbarcato, facendo tagliare li olivi, et li morari che abbondavano da per tutto, et, raccolte le uve, ha fatto spiantar le vigne, di modo che nella foglia per li cavalieri, nelle olive el nell' uva lia inferito indicibil danno, che viene stimato, cosa mata gliosa da dire, ma affermata da huomiui di autorità et di lede per vera, interna un miHon d* oro, perchè per molti anni venturi vi sarà necessariamente penuria grandissima dì sete, che se quest' anno sono alzale di prezzo più di otlo carlini la libbra. per la mala stagione, si tiene per certo che ascenderanno mollo più ancora per la sopra detta ro\ ina. La quale sì fa molto maggiore colla presa di tre bellissimi galeoni, colla schiavitù di cinquecento anime, colla perdita di 60m tumuli di frumento della città, et di 20,u di particolari, et dì gran copia i" artiglieria che si trovava sopra quelli. Ma in tanti danni si riceve questo alleviamento, che ha fatto esso Cigala poch' schiavi dov' è sbarcato, perchè tutti li territurii a marina, per quattro el cinque miglia, sono stali abbandonati da paesani per comnussioi;e di Sua Eccellentia, contraria all' o-pimone d' alcuni signori del Consiglio, che volevano, che le donne et li pulii si losser salvati, et gli huomìni fosser rimasti a difender la patria et la roba, che forse, come \ieii detto, i Turchi non haveriano l'alto tanli danni.
      XVII. Nola, ciltà antichissima, di duemila fuochi, dodici a'jjsi i ^ i-i -il settembre
      miglia lontana da Napoli, altrettanti da! mare si trova bora iòm.
      del tulio dishabilata così per la morte di più di quattro millepersone, come per la fuga da! resto delli habitantij che sono


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

Pagina (179/384)






Padri Carnaiuoli Hon Cigala Sua Eccellentia Consiglio Turchi Napoli