Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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e che scriverà in tal proposito a Sua Beatitudine, onde il lNnn~ ciò è partito di palazzo molto disperalo, per non poter riuscire in questo negotio che haveva intrapreso ccn gran vivezza di spirito. Tutto il popolo li favorisce, et molla nobiltà li prolegge, per il che ogni giorno più sì mostrano risolutissimi di non voler uscire del convento.
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;mgno Filialmente il giorno 22 del presente h frati Dominicani
hanno aporia la chiesa, et il lor monasterio, dopo ottanta giorni che sono stali fortificali in quello Sua Eccellentia essendo stala ìiistantissimamente sollecitata da tutta la città a dir ispedilione al negotio s'è risoluta in questo, come viene affermato, col consiglio dei Padri Vìllena. el Matrese Gesuiti ; che debbano restar nel monasterio di san Doininico tutti li Ufficiali di quello, et uscir tulli li altri frali per esser riparlili in conventi di questa città non riformati, a spese sempre del dello monasterio; che siano tolti altrettanti dai conventi, pur non riformati, di Napoli per ufficiar san Domenico, fino ad altra risolutione del Pontefice, al quale possano essi Padri mandare due dei loro maestri per dir le lor ragioni, el che la città ancora possa destinare una persona a Sua Beatitudine in raccomandation loro;
A'2,5 XIX. Mi scrivono li Glarissimi Reltori di Gorfù, che due
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/585. feluche di queste parli, navigando intorno le isole della Serenila Vostra,, scoreggiano quelle, infestano i sudditi, con estorsioni più crudeli et barbare che se fossero Turchi, svaligiando 1? barche, levando h panni d' attorno alle persone, battendole et ferendole con empietà crudele; così appunto mi significano le loro Signorie clarissime con lettere del 3 del presente, et con altre dei 9 mi notificnuo essere stati astretti armar due grosse fregate (I) per reprimer la temerità di quei ladri Ma come ho subodorato, il che non debbo tacere, il ma-
(i) Avvertasi, che in quel secolo appethvasi fregata un piccolo bastimento a remi simile alla feluca.
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