Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      La riolle seguente, mentre il generale Spinelli partendo da Castelvetero (1) marchiava col grosso delle genti radunate, che erano circa 5™ fanti fra Spagnuoli et paesani, hebbe nuova, clic il principe di Luscigho con trecento cavalli, la maggior parte gregari!, si era il giorno fallo vedere all' armala, la quale cercando, con tirar le funi eli' erano legate in terra, di accostarsi più, diede da creder che volesse far sbarco la medesima notle; spinse per ciò a questo avviso esso Spinelli innanzi un corpo di seicento fanti sollo il marchese del Ciro suo nepote, il quale comparve a poche bore del giorno in parte che da se stessa, per la eminenlia del terreno dal mare, faceva trincea, et usciti anco fanti Spagnuoli di Reggio, dopo bavere sparate verso le galee alcune poche et piccole cannonate, si condussero a tiro di arehibuso sopra di esse, le quali, senza aspellare nò forse sapere della restante mililia che marchiava a maggior loro offesa, si allargorono a poco a poco fino a mezzo il porto, el poi la notle, essendosi spianato il mare, se ne uscirono, stando per il Faro (2) parte del giorno de' 19, fino che, mettendosi la corrente et un poco di vento per la loro navigatone, s'incamminarono verso levante. Dal non haver il Cigala fatlo pur un prigione in niuiia parte del regno, se 11011 per poco quei delle due navi partite vuote di Napoli prima che si pubblicasse qui la congiura di Calavria, poiché assai presto furono da lui rilasciate con accordo di ducati 4" H una, si va credendo, che egli 11011 sappia che si sia scoperto iì trallato, el che per ciò temendo di un inganno si habbia risoluto a cosi presta partita. Per le coso della congiura va il Vieere trattando di mandare suo figlio con due di questi Consiglieri priniarii del governo, volendo in questo procedere con la sola suprema autorità dì capitano generale del regno, et ha di già dato ordine a chi maneggia intanto
      (I) Città della Calabria — ulteriore f, al N. di Gerace.
      (Sì) Cioè bordeggiando per lo stretto, 0 Faro, di Messina.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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