Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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morendo, rinascere al manleniinento di persone a lui tanto congiunte (4),
(1) Fra'Dionigi Poncio incontrò il medesimo supplizio dui Kiualdi sulle forche, e il Campanella, dannalo a carcere perpetuo, statovi lungo spazio, acquistò la libertà, come già appare dalla Nota A. « Così finì ( conchiude il Botta nel Libro XV della su» Storia d'Italia) questa impresa detestabile, e da non deplorarsi mai tanto che non meriti molto più, stante che in lei si vede una moltitudine di ecclesiastici lutti colpevoli della profanazione del sacerdozio, e tutti intenti ad unire in un'sol progetto quanto l'impostura, l'eresia, l'inumanità hanno di più odioso e di più orrendo Odiosi ed abbomi-nevoli uomini per certo furono costoro, perchè non solamente una trama scellerata sotto onesto colore ordirono, ma ancora le graziose lettere, le innocenti speculazioni, le benefiche dottrine in uso reo convertirono, il bel nome di esse contaminarono, e fecero, che altri temesse, o calunniasse ciò, che più d' amore, di riverenza e di commendazione è degno, frati infelici, ma improvvidi e pestiferi »
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Fra'Dionigi Poncio Kiualdi Campanella Nota A Botta Libro XV Italia Odiosi
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