Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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(oso, e di opinioni sospetto per cui venne imprigionato in Roma, e sostenuto qualche tempo nelle carceri della Inquisizione. Ritrattatosi e mostratosi pentito de' suoi errori, fu lasciato partire con precetto, che se ne andasse a stare nel piccolo convento a Stilo, sua patria, e di là non uscisse. La solitudine e 1' ozio fecero fantasticare vieppiù quell' anima attiva ed inquieta, Pensando fisamente lunga pezza, venne finalmente in risoluzione di sovvertire, come vedemmo, la Calabria e convertirla in repubblica. Messo prigione per la congiura vi stette ventisette anni finché papa Urbano ottavo ottenutolo a Roma, col pretesto di giudicarlo, il liberò. Allora passò in Francia, ove rinvenne Peiresc e Naudè amici, Richelieu protettore che gli accordò, dicesi, una pensione di due mila lire, e lo consultava sovente sugli affari d'Italia, trovando, forse, in lui r uomo cui non erano ignote le cause pelle quali decadrebbe la potenza spagnuola che allora stava in fastigio. Stanco delle sue disgrazie, Campanella sì ritirò nel convento del suo ordine, nella strada di sant' Onorato, in Parigi, dove terminò ì suoi giorni ai 21 di maggio del 1639. I giudizìi sul merito di questo filosofo variano in ragione delle passioni che li hanno dettati. Tobia Adami, suo discepolo, lo innalza fino alle stelle; Sorbière lo chiama Monachimi ìneptissimum et iiuloctìssimum, Cardani simiam • Cesare dei Brancadoro dice, che in quest' uomo il demonio volle sperimentare tutto ciò che può lo spirilo umano; Grozìo lo chiama laneggia-tore; Boecler, hominem caUidissimum et ad fraudem acutum, sine ulta religione oc fide : Naudè ne fa sommi elogiì. Ad ogni modo quella fra le molte opere di fra' Tommaso Campanella che nè ebbe, né meritò attenzioni dagli stessi suoi contemporanei, ma ai giorni nostri fu ridesta dai predicatori del Comunismo, desiderosi di attaccar il loro insegnamento a questo forte propugnatore della comunanza de' beni e dell' abolizione della famiglia, è la Ciità del Sole, che somiglia all' Utopia di Tommaso Moro. « Uelinea dunque- (così il chiarissimo Cesare Cantù) una società, retta da un capo supremo elettivo e a vita che rappresenta Iddio, e da cui dipendono tre ministri, uno che presiede all' uso delle forze, uno alla propagazione della scienza, .1 terzo alla unione sociale e al mantenimento della vita. Tutti i Solari fan,poto di frugalità e povertà; quatti-' ore sole date ogni giorno al lavoro, basteranno ai parchi bisogni; il resto si applicheranno alle
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