Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      volevano re. ISali prima nell'Abruzzo e nelle Calabrie, si erano propagati nelle altri parti del regno, e perfino nella Romagna avevano introdotto le pratiche loro, e creato consettari » (1).
      Riassunta da Ferdinando di Borbone 1 autorità, agli albori del due luglio 1820 un prete Meniehini e da venti altri carbonari, volgendo tutti ad Avellino per unirsi ad altri settari giorni innanzi sbanditi da Salerno e riparati colà dove la setta era numerosa e potente, gridarono (— Yìva Dio, re, costituzione —• ; e la costituzione adottata per il regno delle Spagne nell anno L8J2 era presa, e proclamata anche per il regno delle due Sicilie. Quel reggimento però fu di ben corta durata. Imperciocché nel marzo del susseguente anno 1821 rotti dai Tedeschi gli ordini dell' esercito dei costituzionali ad Anti'odoco, piccola città, fra dirupi e selve, dell Abruzzo-ulteriore secondo, e rotti così da udirsi il grido estremo e disperato di salvarsi chi può avea fine il politico sconvolgimento 1 motori di quello, i timidi, gli accorti, preso passaporto per America o Spagna, partirono, altri si nascosero (2).
      Finalmente, venendo a'giorni a noi più vicini, concertatisi nel 1843 i caporioni delle sette nelle Romagne e nelle Marche coi loro consolli ed amici del regno di INapoli, annunziavasi non finirebbe quel luglio e i popoli del napolitano si leverebbero a guastare, disfare, annientare l'ordine pubblico, ed il pacifico stato del regno. Scelti i luoghi alpestri della Calabria a irido della nuova ammutinazione, e raggrupatovi un pugno d uomini arditi, usi alle armi, felloni alle lor patrie, e disertato™ delle famiglie loro, giugnevano, compri dall oro delle sette, e più allettati dall' oro sperato dei futuri bottini, giugnevano aiutatori, e confortatori dell impresa, cangiato abito, nome e mestiere, ai varii porti delle Calabrie alcuni scellerati ladroni che colatamente erano usciti dal regno, e ricoveratisi nelle non lontane isole del mare Jonio. Era già al suo mezzo il marzo di quel! anno, e i minacciosi ribelli erano ornai entrati in Cosenza, e avevano col trarre dei loro archibugi sparso il terrore e lo spavento?- già rumavano da ogni sbocco nella piazza, già minacciavano di correre alle prigioni e crc-
      (!) Butta: Storia d'Italia dal 178!) al 1811, Libri XXII e XXIII.
      (si) Collutta. Storia del reame di Napoli. 1 ibio IX,


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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