Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      \\ 11. Parie per la Spagna aitili

  • Vilhifranca. •— XVIII. Suo solenne ingresso I Barcellona, e grandi accoglienze fattegli ; il primo giorno di quadragesima riceve le ceneri a Lerida. — XIX. Come, e con quali onorificenze accolto fosse da re Filippo a Saragozza, ove sono celebrate le nozze, ed ove il duca muta affatto nitura. — XX. Fa ritorno colla sposa m Piemonte, ma 1 Piemon tesi vanno a capo rotto per le gravezza portate loro dal matrimonio ducale — XXI Gli sposi entrano solennemente in Torino. — XXII. La duchessa è prossimi al parto. Se nasce un principe deve essere educato alla italiana, se nasce una principessa alla spagnuola : nasce un principe. — XXIII. S' instituisce presso Torino un seminario per 1' ammae-Btramento nelle arti meccaniche. — XXIV. La peste, che per uissuno, o ben povero freno, si lascia abbandonata a lutto il suo furore. —XXV La famiglia del duca si trova riunita a Mondov́, occupandosi esso duca nell'esercizio di assai straordinarie pratiche religiose: in su questi accidenti ua padre Cherubino, per malie degli eretici, all' improvviso diviene scemo. — XXVI. La peste incrudelisce specialmente, e orribilmente a Torino. — XXVII. Seminatori di peste, e come 1 andassero sp?rgendo. •— XXVIII Quanto, per la guerra colla Francia, il duca si trovasse abbattuto di animo, e a mal partito.
          ĺ xxiu iddio benedetto laudato della presa dell' annata turche-"̀stV'6 sca, la nuova della quale ho havulo questa mattina nell'alba mirammo £]aj C01Tjer0 (]ena Serenità Vostra spedito in Francia, et su-
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          f°- bito sono andato da questo Illustrissimo signor duca (1) dandogli le lettere della Serenità Vostra, che di allegrezza ha gettalo le lagriinej abbracciandomi più volle tenerissimamente. Et con molle parole mi disse fale fede, signor ambasciatore, alla Serenissima Signoria che non ha servitore né pia afTelin-nalo, uè pili amorevole di me in questo mondo, et che non cedo ad alcun altro in sentire questa gran nuova ,et soggion-gendo haec est dies i/uum fc.cit Dominus, exultemus el laele-mur in ea, subito fece intendere all' arcivescovo che voleva andare in chiesa, et che ordinasse fino che si diceva la messa una processione solennissima, dove andassimo con tutta la
          (1) Emmanuel!» Filiberto, nato 1' otlo di luglio lf>£8


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    Storia arcana ed aneddotica d'Italia
    Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
    di Fabio Mutinelli
    Tipogr. Pietro Naratovich
    1856 pagine 378

       

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