Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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siaio, el delli molli lionori el l'avori elio gli venivano falli di continuo, descrivendole in line assai particolarmente i buoni trattamenti falli a Sua Maestà Ghrislianissinia (1). Di cbe Madama ha sentilo quella cor.solatione che si può immaginar maggiore, mandando immediate non solamente a darnn conto di ogni cosa, ma a farmi veder la propria lettera che le scrive Sua Altezza, rendendo infinite gratie a Vostra Serenità et a lutli codesti Signori Illustrissimi con pregarmi a voler con mia lettera far quest' ufficio, sopra tutto mostrando di haver sentito allegrezza infinita dell' essere stato accettato il signor duca nella nobiltà di codesta Eccellentissima Repubblica, Scri\e per le medesime lettere, che sono del 25, et 25, che alli 8 il Re saria a Vercelli, se ben non crede per il cammino che tiene Sua Maestà che debba esser così presto, ma ad-melte questa prestezza come stimolo a sollecitar le provvisioni, et pe; far esser pronla la fanteria et cavalleria la quale ha commissione per li G di ritrovarsi in quella città.
IV. Sabato prossimo, che sarà alli i 4, si aspetta in questa k' x città il Re Chr jtiauissiino, il quale non ha vendo possulo sop- 'ilUf porlare la lunghezza et l'incrcscimcnto del viaggio per acqua si è sbarcalo a Cremona, dove il marchese di Aj amont con la cavalleria, et maggior parte della Nobiltà dello slato di Milano è venuto a riceverlo per accompagnarlo fin fuori delli confini.
Il Re Clinslianissimo il quale si aspettava in questa città a' ìì sabato prossimo ha differito al giorno seguente, \ olendo en- ' ' trarvi in quel di appunto, che il Re Henrico suo padre, di felice memoria, vi entrò 26 anni fa, che fu la festa dell' As-sontione di Nostra Donna.
Domenica passala, intorno alle 23 hore. il Re Christiana-
\ , disusiSimo lece la sua entrata ni questa città, ricevuto da queste ió74
(I) Sull' accoglienza fatta a re Enrico III (fai Venusiani, e sulle fe6le ordinale in quella circostanza, veggasi la nota V
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