Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      principe si tiene ascosa questa morte, ma e quasi impossibile che 11011 babbi a risaperla molto presto essendo 11011 solamente il palazzo, ma tutta questa città piena di pianli et di lamenti, né altro particolare che babbi ordinato Sua Altezza si è potuto intendere,
      Diedi per 1 ultima nna de> 15 riverente avviso a Vostra A'2t dì Serenità della morte di questa Illustrissima signora duchessa i,' sentila da tutta questa città et da tutto questo Stato con dolore incredibile, ina sopra tutto dal signor duca, il quale, ha-vendo havuto la uuova per viaggio di ritorno da Lione, si diede talmente in preda al dolore, che dall'hora in qua non fà altro che dirottissimamente piangere. Et essendo questa notte, intorno le X bore arrivato a Torino, si è ritiralo nel suo appartamento, dove non admetle alcuno. Ha dubitato la signora duchessa per quella continua passione di cuore che ha patito, di essere slata avenenala, et col veder patir il signor principe il medesimo accidente si era tanto più confirmata in questa opinione, et lo disse più volle; però affettuosissimamente pregò sempre il Signor Dio a perdonare a chi fosse stato, et a conceder a lei gralia di non sentir tanta pena ; non di meno essendo siala aperta le hanno ritrovato le interiora bellissime, nò pur minimo segnale di veneno, ma il solo stomaco pieno di una colletta, che dai medici è chiamata vitellina che vogliono le habbi causata la morte (4) I quali, siccome hanno contessalo uou haver conosciuto il male, cosi a spese della madre vengono ad haver saputo ritrovar rimedio al signor principe, il (piale havea l'istesso male, et bora per gratia del Signor Dio sia bene, libero della febbre, et da queste passioni, ma ben restalo fiaco, riè si move di letto, et ancor non sa la morte
      (1) Weiss, nella Biografia uniuersale antica e moderna, all'articolo di MargaritaFrancia duchessa di Savoia, dice, «he le premure con che ella adoperò nell' accogliere il re Enrico III, e le brighe cui volle darsi in persona per assicurarsi che tutti gli ordini suoi fossero adempiuti, ìe cagionarono una jileurilidf di cui morì, ec. em —k


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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