Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      giuramento cii fedeltà con quella quasi istessa solennità che se bora liavesse ad entrar in islalo, onde gli aggiunge sempre maggiore autorità et reputatìone per poter poi rimetter In soma del governo nel principe ; il quale siccome si và allevando sempre più virtuoso et religiosissimo, cosi appare manifestamente. che la sua osservanza verso codesto Serenissimo Dominio si vadi facendo sempre maggiore.
      Vili. Sua Altezza mi disse d'essere stala avvertita da un A 12 m ebreo, che il male contagioso era stalo a bello studio portato de1c»br' di Levante a Venelia (1) mediante una, 0 più balle di cordovani (2), et che della medesima maniera pensavano d'appiccarlo in altre parli ancora, et in quesli suoi siali con mercan-lie d' Algieri condotte da persone che si havevano preso questo carico, l'effigie delle quali ha\ea fatto descrivere, et mandate a ìNizza e allrove affinchè capitando costoro fossero riconosciuti et presi. Io la ringratiai iella comimicalionc, et le dissi, che non sapevo, che la Serenità Vostra sospettasse punto di questo, anzi elle si è tenuto sempre, che da Trento fosse venuto il primo principio del male pei le informaliop< ben giustificate che si presero (5). Mi replicò alla presenlia di monsignor iSoncio, che inlendeva da bonissiino Inoro quanto mi haveva detto, et che quando la Serenità Vostra si potesse accertare, che da quelle parli si fosse trasportato, sarebbe mdicio di pessima volontà et di molta conseguenza.
      In Chiamberi, et a Susa si sono scoperti segni certi di a d male contagioso con la morte di alquante persone, et dicono che sia sialo portato da alcune donne Fiamnieiiglie che marchiando alla coda del campo degli Spaglinoli si sono fermate in l'uno et l'altro di quesli luoghi, dove con lasciar esse la vita hanno appiccala la peste, alla qua! s' è mandalo a rime-
      (1) Cioè li! granfio pestilenza che desolò in quegli anni Venezia.
      (2) Cordovano, cuoio di capra « migliore (quello) il quale viene di » Spagna, e da noi più comunemente chiamato Vfarroccliiuo. »
      (o) Veggansi i mici Annali Urbani st-colo V, Ir.l


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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