Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      2 iteche ia vita gli Ila fobia usata, el la maniera con la quale l'luib-bia trattato. Et quando si avvicinò il tempo che doveva esser trasportalo dal palazzo alla chiesa, fu fatto intender dal signor duca a Monsignor reverendissimo Noulio Apostolico el me, che sarebbe, molto caro all'Altezza Sua, che noi, come rappresentanti di quei principi che lauto amavano la felice memoria del signor duca suo padre, andassimo a dar l'acqua benedetta al corpo prima che fosse levato di quel luoco per portarlo alla chiesa, il qual officio di honore, et carità Monsignor Nontio ci io non mancassimo di fare, non essendosi in ciò fatta altra cerimonia, che dopo alcune brevi orationi avanti la Croce, ch'era a' piedi del letto, per l'anima di questo principe, avvicinarsi al corpo, et dargli l'acqua santa. Fu poi messa l'Altezza Sua 111 una cassa di piombo, et quella in una di legno, la quale a tre hore di notte, levala dai principalissi-mi ministri di questa corte, fu portata con questo ordine nella chiesa di san Domenico. Andava avan.i tutta la chiercsia con la persona di monsignor l'arcivescovo di Turino, seguiva poi la cassa coperta di velluto nero con il corpo, dietro la quale il conte di Pancalier, come gran Sommelier, in un vaso di argento portava il core del duca, et dietro seguivano, lòrse, 200 cavallieri con le torze accese, et vest'l con li loro manti, et come in deposito in una cappella della prefalta chiesa fu deposto il corpo, nella quale di continuo saranno celebrati divini officii per l'anima di questo principe fino clic saranno fatte le esequie solenni, le qua è lulentione del signor duca far quanlo più pompose si potrà, volendo honorar la memoria dì cosi glorioso padre con quel più che sarà possibile, et bora si attende alla provvisione di quelle cose, che sono necessarie, et saranno invitali molti principi a làr intervenir persone espresse per nome loro a questi funerali. a. 8 dì XIII, Mi fu fallo intendere 1' allr' heri dal signor duca, ì)*') havendo io per avanti con modesta instantia fatto dimandare audìcntia, che io dovessi andare ad ogni mio piacere all'Ai-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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