Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      nore c temila quella stima che haveva tallo sempre del signor duca suo padre, con il quale, non liavcndo restato Vostra Serenità di dargli sempre con paterno alleilo quei consigli, et quei ricordi che potevano conferire alla salute di questi slati, et al beneficio di tutta Italia, non mancarebbe anco al presente verso l'Altezza Sua di continuare con 1' istes-so amore et affetione. Il signor duca, riempiendosi gli occhi di lacrime, et con parole interrotte da sospiri, pieni di dolore, mi disse , che la perdita, che haveva fatto in questi giorni, era la maggiore che gli havesse potuto succedere per tanti rispetti, che, trovandosi aggravato da tanta passione, non li poteva esprimer, et elle era benissimo cerio esser usci-Io del mondo un prìncipe che non haveudo altro fine, che il bene universale di lutti, che trovava congionlo con il suo medesimo, et che queslo bene non era altro che una quiete el pace tra i principi christiani, haveva perciò a questo applicati tatti 1 suoi pensieri, dei quali dovendo l'Altezza Sua esser herede, come herede era restata degli stati, et del nome di Duca, si sforzerebbe quanto più possibil fosse di non abbandonar quei vestigii, i quali gli erano impressi nel cuore dagli eSempu gloriosi del duca suo padre, et che accetterebbe sempre per gran favore, che Vostra Serenità, dell' amor della quale haveva causa d5 esserne più certo che di qua! altro principe eh'oggi fosse al mondo, gli fossero somministrati consigli, colliquali potesse aiutarsi in portar queslo peso non manco difficile che laborioso del governo di questi stati, posti in silo che continuamente et massime a questi tempi bisogna starne molto avvertito. Et poi soggionse 1'Altez za Sua con affettuosissimo affetto pregandomi, che scrivessi a Vostra Serenità, che sapendo essa quanto ardente desiderio viveva nel signor suo padre, al quale pregava sempre che Dio desse la gloria, di servire Vostra Serenità, e tutta codesta Serenissima Repubblica cou gli stati, et con la vita anco se ne fosse stalo bisogno, io dovessi assicurarla, che non solo


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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