Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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Sua Maestà fra le sue gambe il principe suo figliuolo (-1), e s'incominciò il ballo che ivi si chiama Sarao, et durò la festa per tre grosse bore, havendo detto principe ballato., nel finirla, una Tedesca con la Infante maggiore, et Sua Altezza con la duchessa. Finito questo, ciascuno si ritirò nelle sue stanze, non lasciando mai Sua Maestà di accompagnare Sua Altezza alla camera sua. Cenò il signor duca in pubblico nella sua sala, et fu servita dal conte di Chinchon.e uno dei maggiordomi di Sua Maestà, et anco dai medesimi gentil' huomim della bocca del Re sino al portar dei piatti, come alla sua persona propria, e sempre Sua Maestà ha voluto che cosi si continuasse, il che accresceva lo stupor ad ognuno Alli XI fu sposata sopra la porta della chiesa maggiore (2) la Serenissima Infante dall'arcivescovo di quella città, dove fu aceompa gnata dal Re, dal principe e dalla Serenissima Infante Isabella sotto quest' ordine ; cioè il principe camminava avanti Sua Maestà, et Sua Altezza sempre a mano destra di lei, dopo seguiva la duchessa a mano destra dell'Infante sua sorella, e dopo essere sposata, furono accompagnale le Loro Altezze sino all' aitar maggiore di essa chiesa, dove furono fatte le sciite cerimonie dal medesimo arcivescovo, il quale disse la messa, et nel ritorno fu osservato il medesimo ordine. Gionlì al palazzo desinorouo questi principi in pubblico,, cosa che, dico-no^ non haveva fatta Sua Maestà da sedici anni in dietro, stando a tavola con quest' ordine, cioè Sua Maestà nel mezzo. Sua Altezza a mano dritta, et la duchessa a sinistra, et ap« presso lei la Infante Isabella, non essendovi il principe il quale mangiò relira'o. Fu servita Sua Altezza dai medesimi che servivano Sua Maestà, et le Serenissime Infante dalle loro da* migelle. Finito il desinare le Infanti si ritirarono alle loro stanze, et il Re volse di nuovo accompagnare Sua Altezza
(1) Avea sett'anni, avvegnaché nasceva il 14 aprile 1578, e quindi polca stare agevolmente Ira le gambe d> re Filippo suo padre.
(2) Dedicata al santissimo Salvatore, volgarmente detta La Sen.
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