Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      ìa Infanta sua moglie, la cappa di velluto pavonazzo, tutta ricamata di perle. Hora nelle ationi il duca si la conoscere per uccorto, prudente, et che desidera dar ogni satisfattone al re, come veramente fa. E vero (1) che molto presto per la comune opinione ha imparalo la gravità spagnuola, poiché uou così prontamente degna di lutti, come faceva, del che si lamentano tulli li suoi cortigiani, li quali dicono di haverlo perso; et questi Grandi, per dar salisl'alione al Rej nell'esteriore lo favoriscono con visite et altri cortesi ulficii, ma nell'interno si dolgono che il Re ha fallo verso il duca quello che più oltre non sì haveria potuto fare, riè con l'imperatore, nò con un re, ricordandosi, che quando l'Arciduca Ernesto venne qui in Spagna il Re non usci se non al fine della sua sala. Io fui a fare il complimento con Sua Altezza, opportunamente rallegrandomi del matrimoni •>, el del viaggio felice con quel di più che si accostuma di fare. Mi rispose, riferisci? le proprie parole, che tutta la casa sua era stala amica della Signoria, onde reslava in obbligo di conservar per ogni maniera la medesima volontà, essendo ancor lui gentil' huomo di codesta Nobiltà, con allre parole in questa sostanza, senza alcun debito titolo verso Vostra Serenità. Nel licenliarmi mi accompagnò sino a mezzo la propria camera, dove parimente m'incontro; in somma ogn'uno dice, che il Re F hu molto presto et bene ammaestrato. Mangia ogn' uno nelle sue stanze separatamente, et il dopo pranzo si riducono insieme con il Re,ilbaronSlondralo et Idinquez inolio alla ristretta; quello che passa è quasi impossibile il saperlo in maniera che vanno dubitando quelli che conoscono 1' accorto modo di negociar del Re, che presto il duca si sia per ritrovar più inviluppato cogli Spagnuoii di quello che saria il suo bisogno che può facilmente occorrere oon l'opera del baron Sfondrato, il quale, se bene è tulio Spagnuolo, ha pero la gratia del duca quantod > Da questo punto sino alla finn il dispaccio c in cifra.
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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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