Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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principi perche non corrano tulli rischio di contazione in luo-co solo di doverli separare, lasciando il maggiore a Fossano, il secondo a Saluzzo, il terzo a Benna (1), el il quarto a Cuneo. Di 2ìò hanno scritto a Sua Altezza con corriero espresso per uitenùere la volontà sua sopra questa proposizione.
5, La città di Turino, trovandosi niente più di sano chesettembre ®
15g98 quanto cingoli lo mura solamente, slà iu grandissimo spaventano. lo, el è perciò mezza dishabilata, accrescendosele ogni di d'intorno alcun luogo infetto, coni' è seguilo ultimamente di Grugliasco et di Ciriè, con molli altri vicini el lontani in numero d 20 in cii ca oltre li 35 eh' io denotai la settimana passata. Di Savoia non è ancor giunia la risolulione di Sua Altezza circa la divisione di questi principi per il pericolo della contagione, che sempre più accresce lerroie in ciascheduno, i-i L'i avanzo delle genti di Rivoli è divenuto cosi poco, chesettembre , , .
dMs. un solo scudo di pane basta per un giorno d avvaiuaggio al 'giìano sovvenimenlo loro. In Alpiguano non sono rimasti altri che due poveri huomini, che di quel luogo bau sepellilo tulli gli altri, che potevau essere quattrocento in circa. Resta Monca-glieri travagliato grandemente, et Chieri serrato anch'esso. li 3 La peste iu Savoia continua più che mai acerbamente,
ottobre
1598. durandosi fatica a trovar luogo libero in lei, essendov uhi-Jua o." mamente mancala dal male madama diEs, principaiissima signora in quel paese. In Piemonte dura tutlavoJla con molto danno, el s'é discoperta in questi giorni in Lanzo.il conte di Colegno, mancato di peste m quel luogo appunlo, ha dato occasione a Sua Altezza di conferir quella giurisdilione nel collonello degli Svizzeri, cercando quanto più può di affeftio-narsi quella uatione. u io La peste in Savoia, poiché ha ammazzalo le genlì delottobre r . ,
1598, paese, pare che consumi al presente gli ammali ancora; liu-gt " scendo tanto più misero lo spettacolo di quella afflitta provin-
(l) Bene, città al N. di Mondovì tra ìo Stura e il Tanaro,
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