Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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quasi a mezzo della tavola in faccia della sala, lasciando luogo alla destra al coppiere et alli gentil uomini della bocca che la servivano ; alla sinistra nella medesima faccia sedeva il Cardinale et il Prencipe, dal canto ptji della detta tavola sederono li signori Duca di Savoia e Ferrara, e si fece la credenza a 5. Maestà solamente. Alla destra del .re sopra il «avoìato più spazioso,erano due altre tavole, ! una alla destra I' aìtra alla' sinistra : alla prima sedevano il Nunzio Apostolico, Hi ambasciatori, li sei consiglieri dei Principe con !i tre Capi di xo, et alla seconda il signor Duca di Nivers, il signor Don Alfonso ó'Este, et uno signor di qualità Francese. Su due altre tavole poi molto lunghe poste più basso nel piano ordinano sedevano gli altri clarissimi senatori della Repubblica. !l banchetto fu lautissimo e famosissimo per la rnoha copia et varietà di preziosissime vivande : e tra queste, confezioni e zuccheri diversi in gran numero, die ascendevano a mille e due cento piatti, che dei!" une e il altre ve n' era abbondante' quantità, seiido stato fatto preparamento per iì mangiare di tre mila persone, che ron si poteva immaginare nè desiderare altro apparato imggiore. Ma il re avendo mangiato a sua soddisfazione, e fattosi portare le frutta, diede occasione che li signori Duchi di Savoia e Ferrara in atto (li riverenza si levassero da tavola, stando in piedi presso la Maestà sua, il che veduto dagli ambasciatori e dagli altri signori, si levarono anch' essi, e sua Maestà fattosi dare 1' acqua alle mani, si lovò medesimamente, e con taie modo si fini di pranzare prima che fussero portate la metà delle vivande, e furono in un tratto disapparate t^tte !e tavole.
11 re stato un pezzo in piedi conversanuo col Cardinale e con gli altri Principi, gli piacque d andar a vedere le sale delie armi dell' illustrissimo Consiglio di Diece, dove si andò con tanta calca di strepito di gente, che molti de' principali furono costretti a restare di fuori Vedute le sale ritornò nella medesima del Gran Consiglio, e sedutosi al luogo solito con gì' istessi Principi, comparvero gran numero di musici con ogni sorte di stromenti vestiti d abiti diversi, e con vane invenzioni ingegnose, e quivi cantarono e suonarono con mirabili concerti, e dopo finito la Maestà sua si ritirò nelle stanze ducali a riposarsi, e dimoratavi circa un' ora, fu accompagnata in Bucintoro co 1 medesimo ordine al suo palagio
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