Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      et Polonia, a banda destra due leoni con una palla mondiale nel mezzo, una Pallade et una Giustizia; et alla sinistra uno san Marco, et uno Davit. V' era poi una Fama, un Imeneo, Cavalli Pegasei, navi et altre ligure diverse con molte confezioni di più sorte. Alla mensa delle dame v' erano diverse figure, tra le quali due leoni, una Speranza, Ercole col mondo sopra le spalle, una Pallade, Mercurio, Giove, Venerea Saturno, donne che s'abbraeciavano, e che danzavano, et altre ligure, e tutte aveano nelle mani uno steccadente fallo a guisa d' un mazzetto di fiori di seta co suo significato diverso. Et v'erano oltre queste, varie confezioni, che in tutta la colazione arrivavano al numero id 12(50 piatti, e le figure erano 300, leniuali, e le confezioni ancora furono dispensate per favore alle gentildonne, riservatine v«nl'otto bacili mandati il giorno seguente ad appresentare agli ambasciatori et ad altri signori. Il re^lopo l'essersi fermato alla mensa circa un quarto d ora, avvicinandosi già la sera, si levò, e fu accompagnato al suo palagio.eon l'ordine più volte descritto, e le dame andarono alle loro case, e lunedì Sua Maestà fu con pochi ile' suoi a pranzare la seconda volta in casa del suo ambasciatore, e dopo pranzo andò incognitamente verso la Giudecca per vedere bene in prospettiva il sito dì Vinegia, dipoi pur incognita visitò tutte le principali chiese della città, siccome fece per innanti quella di santa Marta, avendo voluto ancora vedere il monisterio di quelle reverende monachete nel partire se gli mostrò graziosa con alquanti senti e ducati d'oro, che si trovò addosso; e circa le venti due ore avendosi da fare la guerra de'ponti alli Carmini con bastoni (senza però I usata punta), secondo l'usanza di queste due fazioni popolari, Aicololi, o vogliamo dire, Canaroli, e Castellani, per natura et antico costume competitori fra loro di famaac d'onore, vi si volse ritrovare presente la Maestà sua, siccome avea desiderato più volte per godere ancora quest'altro trattenimento e sollazzo; «i-si ridusse sul tardo* con li principi e signori tn casa del eia-rissimo Jacomo Fosearini ambasciatone per mezzo il ponte. Essendosi dunque sparsa la fama per la città della guerra reale che si doveva lare, concorse quivi assai per tempo tanto popolo per tutte le strade™ e sopra palchi e per acqua con infinite barche lungo il canale,,et erano così piene le finestre di gente,, e colmi i tetti, che a giudizio uni-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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