Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

Pagina (361/384)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      rmversale passavano cinquanta mila persone. Fu fritto subito bando pena la galea, ohe lutti quei che montassero sul ponte tagliassero prima lo pillile a'loro bastoni, e pena la vita a ehi tirasse sassi, mettesse mano ali armi, e causasse alcuno tumulto o nitro inconveniente, come altre volte è accaduto, e li capitani per ordine de' loro signori vennero armati in guardia per vietare ai scandali. Sua Maestà? fattasi vedere alle finestre le quali erano apparate di panili d'oro con suoi guanciali del medesimo, comparsero iu campo dall'una parte e l'altra da circa duecento combattenti con celate e morioni in capo, et armati di giacchi e corazze, e quivi montati sopra 'I detto ponte a due a due or una parte ora 1" altra a fare la mostra, poi a solo per solo cominciarono a tirarsi alquanti colpi sino a tanto che s'attaccò dipoi tutta la frotta, che durò più di mezz' ora, scacciandosi ora gli uni et ora gli altri giù del ponte, e talora rimettendosi abbassando gli adversarii, che gli aveano scacciati, dandosi più volte la carica in diverse frotte l'una parte e l'altra e rimanendo anche talora patroni del ponte : talché la Maestà sua vide benissimo questa pugna, e la godè con suo grandissimo gusto e trastullo, la quale riuscì benissimo per le belle frotte che più volte vi si fecero^e per la gran moltitudine de' combattenti, nel cacciarsi, cadevano molti per terra, et altri precipitosamente in varii modi nel-1 acqua d'amile le parti; onde il bellicoso re vedendo quegli incontri percuotea fortemente le mani per gran diletto e piacere che ne pren-dea, e dopo 1 avere continuato la battaglia buono spazio di tempo, sendosi oramai avvicinata l'ora tarda, Sua Maestà mirando i guerrieri con faccia allegra in atto quasi che dicesse : ne avete soddisfatto, avendo dimostrato il valor vostro, sendovi diportati tutti onoratamente, le-vossi dalle finestre, e fmi la contesa; e nel partire la gran moltitudine delle genti, incominciarono a suonare le campane in diversi luoghi per allegrezza, et in segno di gratitudine, chc si t'ossero diportati bene,, furono premiati tutti, dandosi ad amendue le parti cento cinquanta ducali per una, e venticinque di rìnfrescamento, li quali denari spesero gli uni e gli altri in fare feste di balli, caccie di tori, fuochi arteficiali, et nitri simili trattenimenti, cadauna parte nel suo sestiero. La mattina seguente del martedì, essendosi la sera innanti lasciato intendere f ambasciatore illustrissimo Ferriere, che la .Maestà del re si voleva


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

Pagina (361/384)






Maestà Maestà Sua Maestà Ferriere Maestà