Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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W Maestà sua con Sua Serenità soli, e nelle altre coperte di seta li Principi col fratello di Sua Maestà e Signori di sua corte, e li claris-sinii Senatori: e partirono per Padova, seguitati poi da uno gran bosco d'altre barche; e passando per il Canale, dov'erano vascelli, furono salutali con 1 artiglieria, e dalli monasterii da molte codette. Il Principe Serenissimo e Senato 1 accompagnarono sino a Lizza fusina, lontano di qua circa cinque miglia, dove si licenzio la Sua Serenità con parole gravi e piene d'ossequio, e gli fece riverenza : la qual essendo di già partita, e passato il carro che divide le acque salse dalle dolci, dove s'era fatto passare prima uno delli piatti dorati della Signoria nella Brenta per condurla con maggiore comodità, et andata uno pezzo binanti, volendo pure dimostrar in ogni sua reale azione effetti di benevolenza, e 1' amore et affezione che portava alla Serenità Sua, mandò a dietro per uno gentiluomo suo a donare al Principe uno diamante di valore di circa mille cinque cento scuti, per quanto fu detto, che H accettò con molt amore, il quale per deliberazione del senato (facendosi fare uno bellissimo Giglio d'oro) sarà posto in cima di esso con la presente inscrizione, e riposto nel tesoro di san Marco a perpetua memoria:
Hennci III Franconim et Poloniae Reyis per liane Urbem, e Polonia in GaUias redeuntis, Munns Aloysio Mocenico Duci, perpetuimi euis benevoleutiae in Rempubhcam Testimonium. Millesimo quingentcsimo septuagesimo quarto, mense Julij.
Rota D a pag. 231.
MDLXXIUl die XXII Jidn in Addinone.
E ben noto a questo Consiglio con quanto amore et affetione l'Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Duca di Savoia si porti in tutte le sue ationi verso la Repubblica nostra et come desideri da cadauno esser tenuto per Yenetiano, intanto che ragionandosi del venir al mag-
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