Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      iolo fece nascere nel duca il desiderio di possedere la SS. Sindone: ne pregò la contessa, la quale per un nuovo miracolo si determinò a fargliene dono. Ecco come procedette il prodigio. Cessato il pericolo della guerra, la contessa Margherita preparandosi alla partenza nel 1453 mandò avanti i muli carichi del suo bagaglio, ma quando essi giunsero alla porta Maché, confinante col giardino del ducale castello »ii Chambery, il mulo che portava la SS, Sindone restò immobile, ed inutilmente si battè, e stimolò a camminare. Pensò allora la contessa, che fosse volontà di Dio, che la SS. Sindone restasse in Chambery, come rimarcò anche l'annalista Rinaldi, e volentieri la regalò al duca Lodovico. Questi lieto del prezioso dono che vagheggiava, la fece depositare nella chiesa de" Francescani, ora metropolitana, qumd> in onore del S. lenzuolo fece coniar medaglie in oro, argento, e rame, e pose in corso la moneta ducale coli' immagine del SS. Sudano : altrettanto fecero i successori Carlo Is Emmanuele Filiberto, e Carlo Fmmanuele I. Il suo figlio b. Amedeo IX tosto che seppe il padre Lodovico possessore di tanto tesoro, da Vercelli pellegrinando pel disa^ stroso Moncenisio si recò a venerarlo in Chambery, e assunto al trono si pose in pensiero d ampliar la cappella del regio castello per la conservazione della SS. Sindone, non vedendola a bastanza sicura, e con corrispondente dpeoro nella chiesa dei Francescani, e che si chia^ masse la santa cappella per concessione di papa Paolo 11 Questa era stata edificata dal conte Aimone e riedificata sotto J'invocazione di S. Stefano da Amedeo VOI. IVon potè eseguire il b. Amedeo IX il suo proponimento, che fu solo compito da Filiberto II che nel di i t Giugno 1302 vi trasferi solennemente la SS. Sindone riposta in magnifica cassa d'argento dorato^ dono della, moglie Margherita d! Aur stria figlia dell' Imperatore Massimiliano I La S>. Reliquia pei" maggior sicurezza fu collocata nella torre attigua alla santa cappella, entro un forziere a 4 chiavi, due delle quali si ritennero dal sovrano, la terza fu consegnata al capitolo, la quarta al presidente della r. Camera de Conti La duchessa Claudia vedova di Filippo II e madre di Carlo III divo-tissìma della SS Sindone, la portò nel castello di Bifliac nel Bugey, ov erasi ritirata; ad istanza poi del figlio, e per soddisfare a'voti del popolo di Chambery nel 150f> la restituì alla santa cappella. lTn nuovp


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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