Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
otitistrepitoso prodigio aunienlò la somma venerazione, elle tutti professavano alla Santa Reliquia A 4 di Decembre 1532 si accese nella santa cappella un grande incendio, che fuso il metallo, che racchiudeva la SS. Sindone, questa restò illesa, e solo tocca alquanto, e affumicata in 12 punti, come illesi tra le liamme restarono anche nelle vesti quelli che vi si erano lanciati per salvare questo sagro tesoro. Carlo III e il clero di Chambery supplicarono Clemente VII acciò delegasse alcuno per la ricognizione della S. Reliquia, e con bolla dei 14 Aprile 4533 vi destinò il cardinal Gorrovedo piemontese, iì quale con tutte le solenni formalità dichiarò essere la SS. Sindone l'identica, e realmente salvata dall incendio; ed anche il Papa, e il sacro Collegio la riconobbero per vera. I pelegrinsggi alla SS. Sindone si moltiplicarono, anche di sovrani, come di Francesco I pel voto fatto, se vinceva la battaglia di Marignano contro gli Svizzeri; onde da Lione vi si recò dopo la vittoria qual pellegrino. Indi Carlo III per salvarla dalla profanazione delle guerre nel 1536 la trasporto a Vercelli, e poi a JN'izza di Pro* venza, e nuovamente in Vercelli. Leggo nell Historico discorso di Cambiano (Montini, hist. patviae t. 3), che nel novembre 1553 avendo il maresciallo di Rrisacco preso, e saccheggiato il castello di Vercelli, volendo por mano anche sulla SS. Sindone, fu preso da tanto limoref che ninno ardì toccarla. Laonde sembra manifesto, che Dio volle conservare alla Casa di Savoia questa S. Reliquia Ristabilita la pace Em-» manuele Filiberto nel 1561 la fece restituire solennemente alla santa cappella, e vi resto fino al -1578. Considerando quel duca, che per la vicinanza de' furiosi eretici non era sicura in Chambery la fece portare presso a Torino nel suo castello di Lucento. Alla morte del duca, questi vietò al successore Carlo Emmanuele I di fargli ì consueti dispendiosi funerali, e coi denari risparmiati, e altre somme si comincias-* se una magnifica chiesa in onore del SS. Sudario. Le continue guerre ne impedirono l'effettuazione a Carlo Emmanuele I, e solo ne preparò i materiali di marmo, scoperto presso Mondovì. Carlo Iìmmanueìe II edificò presso il palazzo regio e la cattedrale il sontuoso tempio, e Vittorio Anier deo II vi die compimento, e con gran solennità nel -I. Giugno 1694 vi fece depositare la SS. Sindone La cappella fu edificata con bizzarro, e meraviglioso disegno del celebre Guarino Guarini sulle mura del realp
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