Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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anni (I), et stava unitamente colla Santità Sua governando la casa. Et io sono stato a far con essi 'oro li debiti compiimeli- * li. Hebbe altri fratelli et sorelle, due delie quali furono maritate, Puna in casa Vittorii, et l'altra Cafarelli; hanno figli, et della Cafarelli fra gli altri uno di circa veni' un anno, che studiava in Perugia, di nobili et virtuose coudilioni, et di gran espellanone, molto amato da Sua P>ealiludine, et credo che lioggi sarà arrivalo, et a lui stimasi, che darà la sua berretta di cardinale, promovendoio forse solo, et che debbi ad-mellerlo alli negolii (2). Vi è anco l'Auditor della Camera eh' ha una sorella maritata nel suddetto signor Giovanni Battista, al qual si ragiona, che havendo Sua Beatitudine dotto, che debbi vender l'Auditorato. di valor di ottantamila scudi, sia segno evidentissimo, che vòg! farlo ancor lui cardinale, et senza danno della sua casa. Vi sono altri parenti più lontani, e tra gli altri due frali Domenicani di casa Borghese, l'uno vescovo di Monlalciuo, et l'altro che studia in Napoli. Sua Santità è di natura benigna, placida et molto flemma . :a, pero riesce tarda et irresoluta et non cosi pronta alle gratie, assomigliandosi m ciò assai a Clemente (5), è d'animo riservato et cupo, ma sincero et candido, et viene tenuta dì vita innocente; è amica della parsimonia, etne dà anco seguo evidente fino nelli vestili della sua famiglia, che saranno di saictta et ciambellotto, et non di seta, come quelli di Leone ; è di gran erudizione in theologia et legge; dà 1' audienze passeggiando, per non poter in altra maniera continuare Teserei',io che faceva per iunanti uscendo di casa quotidianamente. De' suoi
(1) Marc'Antonio, nato (lai detto Giovanni Battista e da donna Virginia Laute sua moglie, cui il papa zio ottenne da re Filippo terzo di Spagna il principato di Sulmona, col titolo dì Grande di Spagna.
(2) Scipione Caffarelli venne di fatto creato cardinale a' 18 luglio di quell' anno, ed assunto assistente al governo del pontificato, dandogli lo zio anche il cognome e 1' arme dei Borghesi.
(3) Clemente Vili (Ippolito Aldobrandini) morto il 3, o il !i marzo 1605.
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