Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      compagiiaudole col espressione et affetto tale, che molto ben conobbe il contento «li lei per la sua promotione, et il frutto che aspettava dall'amorevole autorità sua. Corrispose Sua Signoria illustrissima con parole di molta osservanza et devo-tione, et di pronta volontà di servire a codesta Sereniss ma Repubblica, alla quale restava per tanto favore obbligatissi-imo. Parvenn bene di dargli conto della morte del patriarca, et dell'eletto successore, et mostro displicenza dell' uno, et conoscenza dell'altro; et havendogli toccala la provocatone fatta dal Pontefice circa l'esame, portandogli le medesime considerafioni in ristretto, lo pregai ad intercedere per cos giusta satisfattone pubblica. Piisposcmi con prontezza, clic non dipendendo ciò dalle forze sue, non mancherebbe di pregare con ogni suo potere la Beatitudine Sua per servire olla Serenità Vostra. Et siccome ne cavai cortese offerta, cos v.i-do pensando, che debba andar molto riserbato in parlarleue, sebben io gli comunicai tutto ciò per segno di confidenza, et perchè cosi fanno gli altri ambasciatori di tutti li negotii, benché non ne riportino per hora alcuna risposta. Ilavendo scritto fin qua, l'Illustrissimo cardinale di Vicenza (1) è venuto a riferirmi, come giovedì, che fu prima di me con Sua Santità, dopo haver parlato di questa successione di patriarca, et con molto honore della propostone del signor cavaliere Ven-dramino, fu eccitato circa la sua venula a Roma, et che in questo considerò tutti gl'importanti rispetti di Vostra Serenità, et clic il papa non si move, persistendo in dirgli che venisse; soggiungendo poi anco a me, che in vero teneva per
      (1) Giovanni Delfino, patrizio Veneto, nato nel 1543, uomo di vastissimo ingegno, e saggio ed esperto nel maneggio degli affari. Dopo essere stato ambasciatore presso la Santa Sede, e Procuratore di san Marco, papa < '.Io-mente VIII, lo proinoveva, nel 1603, al vescovato di Vicenza, ed indi, chiamatolo a lloma, nel concistoro diti 0 giugno IGO't lo creava prete cardinale del titolo di san Matteo in Merulana, poi cangiato con quello di san Marco. Uiiiunziato il vescovato, e ritiratosi a Venezia, il Delfino vi moriva nei 1 (>&¦


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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