Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      secondo le leggi, restano col loro primo obbligo, et il principe temporale non perde alcuna cosa Risposi io la Serenissima Repubblica li a Dio sopra il capo, et lo teme sopra tutte le cose, et non liawą trascurato, come ne anco per il passato, di far giusto calcolo della coscienza sua. Et quando li nostr maggiori fecero la precedente bebbero l'istesso riguardo, et li Pontefici [lassati non reclamarono, et liora inhrendo ad essa, per li nuovi disordini, si saranno indotti a meglio de-chiarirla per tutio il loro Dominio ; che si credeva pure, che non solo nello sialo di quella Serenissima Repubblica, ma in altre parti ancora si vietava alli figli et figli, che si facevano religiose il poteri testare, facendo loro fertili ti ire la facoltą. El che se le persone privale lo facevano, molto pił era lecito al principe in generale per li suoi degni rispetti ritrovar compenso, el che quanto all'interesse politico, toccoim da lei, riusciva molto gra\e perchč dalli beni passati negli ecclesiastici non si poteva di gran lunga cavar il beneficio di prima, et che d' un milion et mezzo che hanno nello stato di Vostra Serenitą d'entrata, lei esigeva a pena 06 in 40ra ducati di decima. Sopra di che passarono diverse repliche, mostrandosene la Santitą Sua infiammata assai, et io conclusi di dovei dar conto di quanto mi diceva la Santitą Sua, supplicandola solamente, se come ascolta con benignitą quei che le portano queste cose tutte, a voler sentire anco volentieri le ragioni della Serenissima Repubblica, perchč la troverą religiosissima, et devotissima a questa Santa Sede, et a lei in particolare, el che in lutto le farą conoscere d'essere quella medesima che fu sempre, circospetta et cauta nelle operatģoni sue, et sempre intenta al rispetto della Sede Apostolica, al servitio universale, et comodo de suoi sudditi. Et cosi mi hcentiai. Andato poi al signor cardinale Borghese, dimandonuni, se la Santitą Sua me n'havcva parlato, conformandosi nel!i concetti di lei, ag-giugneudo che nello Stato della Repubblica si voleva, che li ecclesiaslici fossero alla condilione ilei Giudei che non posso-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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