Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      no haver case, o possessioni. El replicando io, sopra I' esempio addollo al Pontefice dellì Regolari, che se ciò fosse vero anco quelli ch'entrano frati, et monache potriano dire, convenendo renonli, re li loro beni, d'esser a peggior termine delle genti indegne, disse lui; li frati, et le monache fanno voto di povertà, pero quella è un altra cosa. Reiterai, se le persone particolari lo professano, non lo fanno li loro monasteri! et Religioni, molte delle quali sono opulentissime. Disse il cardinale, sopta il punto delle grandi entrale che hanno gli ecclesiastici nel Dominio veneto, che non importava a Vostra Serenità perche tulle erano goduta da'suoi nobili, et sudditi. Replicai, che la minor parte, et di minor momento poteva esser de'nostri, ma che la migliore cadeva in più alte mani; ci che lei non haveva, come gli altri principi, collatioui, o de-nouiMationi sopra chiese, uè faceva dar pensioni a sua contemplatone, come gli altri principi, et finalmente gii dissi, che havevo sentito non poco dolore havendo ritrovata ìa Santità Sua commossa sopra gli ordini, leggi, et consuetudini della Repubblica, el che troppo dura cosa sarebbe dover rendere conio hora di esse, et riceverne nuova interpretatone, pregando Sua Signoria Illustrissima ad interporsi, accio la Santità Sua si acqueti l'animo, et la Serenissima Repubblica resti libera da tali molestie, nelle quali, non delibo lacero a Vostra Serenità, che il Pontefice nel trattarle fonda tulte le ragion nelle leggi, canoni el Concilio, allegando li uiochi, et autoii-là, et con questo rigore, proprio della sua natura, si riduce a N ¦ 505°1 sostentar le materie ecclesiastiche, serrando affatto le orecchie MoZ^lt «He ragioni di Slato,
      iMri eJ'J' IX. Colle lettere del precedente dispaccio di me Nani, laDaodo— Serenità Vostra hoverà inleso 1'arriv o in corte dì noi Molino
      FrancescoCmitarìni, et Mocenigo; di poi giungessimo noi Duoiio et Contarmi n-
      ambasciatori '
      straordin'irii cevuii privatamente, et nell istesso modo, et colie medesimeSant'amba- amorevoli dimostralioni dalli signori cardinali, ambascmtor
      !CÌamr>o!'dl' et prelati veneti, che furono usate agli altri Della nostra ve-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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