Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      quando non li ha\ossero ritrattali, dicendogli, che voleva non solo mandarla a Genova, ma farla anco affigger alle porte dì san Giovanni Laterali», esprimendogli ciò con straordinaria perlurbatione, et affetto; soggiungendogli, che haveva pensato di inandar un Breve a Venetia per esortar con esso la Serenissima Signoria a rimuoversi da detla Parte, el che si prometteva che dovessero farlo^ per levarle 1' occasione di passar sforzatamele a cose più dispiaccvoli Et perchè Sua Signoria Illustrissima le metteva innanzi le giuste cause che liavevano mossa Vostra Serenità, et il riguardo col quale sì doveva camminare seco, et in parucolar la conditone dei tempi presenti che dovea mover la Sanlità Sua a pensar alla reparatione de-gl' imminenti pericoli, Sua Santità, con insolita vehemcnza, stringendo le mani et movendo il capo, rispose: vada ciò che si voglia, vogliamo fare il debito nostro, et sostentar la giu-riditione ecclesiastica. Et dopo dolutasi seco del caso del canonico di Vicenza, et passate sopra ciò alcune consideralioni, concluse di dover iiaver caro se farà saper tutto alle Eccellente loro. Il medesimo ufficio, ma non però con tanta efficacia, fece, per la detla Parie, la Santità Sua con il signor cardinale di Verona, dal quale con molta prudenza le fu risposto in quella maniera che si conveniva. Un giorno prima poi, dì ordine di Sua Santità fu a trovarmi il secretano dei memoriali, et con vive parole in nome suo mi espose il disgusto preso per la retenlione dell'Abbate Brandolino (f), et che anco que-
      (I) Marcantonio, assoggettato a processo dal Consiglio dei Dieci il giorno 10 ottobre 4605; ed arrestato il ti4 successivo. Egli abitava a Nervesa, lieta villa sul Piave, non molto discosta da Trevigi, ed apparteneva alla illustre famiglia di Hrandolin ISrandolino, da Bagnacavallo. Costui e Gattame-latada N'arai, che furono condottieri al servigio della Repubblica di Venezia, ebbero in dono per la segnalate azioni loro il feudo di Valinarino ( così detto per essere stato prima concesso allo sventurato doge Marino Falier) eia GastaldiadiSolighetto nel Distretto di Ceneda, provincia di Treviso, metà per cadauno. Per concessione poi 18 febbraio 14oS il feudo passò interamente alla famiglia Brandolino, la quale a'2ò novembre 1686 fu e/.iandio ag-
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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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