Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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momento, et che 11011 voleva admetter, o ascoltar ragioni, ricusando d'addurue, et che in pochi giorni gli andasse per mente di eseguire fastidiosissimi, et pericolosissimi pensieri, et che pregavo Dio benedetto ad illuminarlo. Interruppemi il cardinale; dobbiamo anco pregar Dìo per l'istesso per la re-pubblfca Questo, risposi io. sta molto bene, et non si mancherà. Pers'--tendo la Santità Sua nel suo proposito non possono nascere se non importantissime novità, et di pericolosissima conseguenza el in quel luoco gii replicai la perdita d'Inghilterra, 1 poco buono della Germania, il dubbioso stato della Francia, et che in somma, olirà gl'infedeli, gli herelici ribelli di Santa Chiesa, avidi delle ricchezze d'Italia pigiiaria-qo ogru occasi.ine per depredarla, el opprimer la fede Calho-lica Romana Che la potenza degli Spagnuali è senza dubbio grande per poterla difendere, ma che anco è d' avvertire, che chi ucorre alla sua protettone incontra la soggetione, et che non osta loro alcuna cosa più che la giuriditione ecclesi stica, et che aspirano assai alla moderatione d' essa, per innalzar la loro, et haverauno per buona nuova, come ben disse già la Santità Sua, che si molesti la Repubblica, perchè cosi si discosterà da questa difesa cii è sempre slata la più leale, et più sua propria. Et però guardi Dio, che declini questa, perchè si fariano tanto potenti in questa provincia che non troveriauo contrario, et dalla volontà et cenni loro converiano tutti gli altri ricever il molo, et la Sede Apostolica in particolare, po. chè si rinnoveria in Italia la soprana autorità di un pi incide solo, dal qual, come dagl' imperatori passati, quando predominavano, dipendevano le stesse eletion dei Pontefici, creati, confirmati et anco dfposti da loro, et che dì tal conseguenza potriano esser le novità che s'introducessero, le quali molto ben pesate dalla singoiar sapienza del Pontefice doveraii-no alienarlo quanto più si potrà da esse. Et che tutto questo, come da me, mettevo innanzi a Sua Signoria Illustrissima per il servitio comune, et mi rendevo certo, che lei
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