Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
10Sobbligato alla Serenità Vostra tifili favori eh ella mi fà, riconoscendoli totalmente dalla singoiar sua Immanità ; onde le rendo quelle gra-tie eh io devo della visita delli signori suoi ambasciatori, et rimettendomi in lutto, et per tutto al testimonio eh' essi potranno render per la verità della mia osservanza verso la sua persona, bacio alla Serenità Vostra le mani, et prego Dio che 1' accrescili, et feliciti sempre Da Íoma li V di novembre 1603.
Di Vostra Serenità
Devotissimo servitore Gio. Batta Burgiiese.
•Al doge di Venetia
Serenissimo Doge
eCrescono tuttavia gli obblighi miei, secondo che piace alla Serenità Vostra di venir multiplicando in me le gratie, et li favori suoi, et, hormai mi trovo tanto inauzi nel debito, eh' ho con la Serenità Vostra, che mi par di non poter arrivar a pagarlo, se non con una perpetua servitù j supplico dunque la Serenità Vostra a non perdere occasione, che se le presenti di venir ricevendo da me qualche frutto della mia gratitudine, et rimettendomi nel resto alli signori suoi ambasciatori, ai quali ho testificata più largamente la mia osservanza, et volontà di servirla, bacio alla Serenità Vostra le mani, et mi raccomando nella sua gratia.
Da Roma li V di novembre, 1605.
Di Vostra Serenità
Devotissimo servitore Francesco Borghesi'
\1 doge di Venetia (l).
(I) Collcijirj, Sezione III Lettere l'ruivipi.
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