Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      scrivere perche non intendeva bene questo negolio, el che bastavano le sottoserilioni di lauti altri Signori. II Velli si accostò al signor Viceré, il quale dimandò, che cosa era. Risposo Don Diego : signore eccellentissimo, in questi negolii marinimi io non intendo, nò sò cosa alcuna;, per ciò mi pare superfluo solloscrivere Disse il \>corè: voglio, clic ad istanza mia sottoscriviate. Rispose egli, che pregava 1' Eccellenza Sua a non farlo soltoscrher in quello che non poteva soddisfare alla sua coscienza^ nò al debito che teneva verso al gemitio del re. Disse Sua Eccellenza: voi siete un villano. Rispose egli, la croce che io porlo in petto ci il giudicio della Maestà Sua che me ne ha fatto degno, possono far fede se io sia villano. Replicò Sua Eccellenza: voi siete villano, villanissimo, ei ve no accorgerete, et al dispetto vostro, et del re, manderò questi galeoni dove voglio io. Ma Don Diego, eh' è soggetto mollo stimato, ben appoggiato alla Corte, et che qui possiede il castello di Baia, havuto dalla mano del re, col carico di Consigliere di Stato, se ne stà sicuro dalle precipitose risolulioni che sogliono essere nella Eccellenza Sua, la quale ò più che mai disgustala, vedendosi interromper li suoi pensieri non solo dalli ordini regii, poco stimali da lei, ma mollo più dallo provvisioni che intende farsi costi dalla Serenità Vostra per la difesa del suo Golfo, et per essersi scoperti li suoi disegni.
      IX, Quanto al capitano Langrand, stimatissimo iogegnie- VaaiLl ro nella materia di fuochi, et valorosissimo nelle cose di mare, 1lil ' holonulolapratica in piedi, dopo che ne scrissi all'Illustrissimo Savio alla Scrittura (I) con il mezzo di un gentiluomo francese, mollo amico mio, il quale mi propone anco il capitano Giac Pier, el ini afferma, che questi due soggetti, che sono li migliori che habbiano gli Spagnuoli nelle cose di mar, con-
      presentata 1"Ii gennaio 1610, si legge: c^il re concede anco infinito ninnerò di croci che chiamano abiti. »
      (I) Appellavasi conquesto nomea Venezia colui che aveva la soma delle cose belliche, equivalendo per ciò al Ministro dilla guerra.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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