Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
mioro. Replicò egli, così si conviene, perchè quando i Turchi piglici anno Canditi, il Re di Spagna si farà assoluto padrone d'Italia, et poi con tuite le forze unito ripiglierà non solo Candia, ma tulio lo Stato ancori che tengono i Turchi in Europa. Questi sono li concetti,, et questi sono li fondamenti quali mi sono pervenuti.
XVII. Qui mi trovo (1) circondato continuamente da tante spie, che non è più sicuro alcuno a-venire in questa ca- lor sa, et se io esco, vengo osservalo dove vado, et con chi parlo. Sono stali carcerali e sì carcerano alia giornata alcuni, solamente per essere stati vedali a venire in questa casa, ci lucri, per questa medesima causa,, è stato anco tormentato un G.o-vanni Domenico romano, musico di palazzo, che veramente era imo d' casa ma accusato u'i spia ingiustamente, Sua Eccellenza voleva farlo immediatamente morire in una caldai a di acqua bollente; non sò quello che sarà. Sfoga Sua Eccellenza a tutte le bore contra il nome veneto., et dice che al primo danno che riceva alcun de'suoi galeoni., vuole mettere in galea tulli li sudditi \cncli che si trovano in qucslo Pegno, et far di loro quanto fosse slato fallo dei suoi dai ministri della Serenità Vostra, et particolarmente se le capiteranno Mi inani nobili veneliani, "Tuole tagliare loro il naso} ci le orecchie, et farne ogni strazio; onde conoscendosi molto bene la altura di Sua Eccellenza crudelissima., et che non ha altra legge, ne altro Dio che il suo capriccio (2) ho slimalo esser bene di fare immediate partire per Roma, et mollo scorciamente il clarissimo signor Andrea Cappello, figlio del clarissìmo signor Zuanne (J)} che desideroso d'imparare, et di vedere il mo;ido5 c venuto meco da Venetia in questa citlà, do\e non solo ha atteso alli sludiij ma inlrodollo da questi signori Napolitani
(1) In cifra.
(2) Tenniiia la eifi a
(3) Giovanni.
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