Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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du, dicono il' ordine dei signor Vicerèj alcuna resistenza cesso subito col gettar delle anni, onde, montale il popolo le scale del palazzo, s'internò sino nelle stanze del signor Viceré, che vedendosi in pericolo della vita procurò il suo scampo col calare da una scala segreta verso lo stalle, menlre lo stesso popolo era inlento a gettar per isprezzo tutti i mobili, e suppellettili dalle finestre, senza alcun riguardo a qual si sia cosa immaginabile, e rompeudo da Lasso le velriafe dello stesso palazzo. Crescendo sempre più la lumultuazione, slimò Sua Eccellenza buon consiglio di mettersi in sicuro dentro il convento dei Padri di san Francesco di Paola, dirimpetto allo stesso palazzo. Montata per ciò a lai fine in una ordinaria carrozza col principe di Ascoli, col conte di Conversano el con alcun altro, camminava a quella volta; quando, osservalo sopra la piazza dalla turba, uno di que' scalzi del popolo, fatta fermare la carrozza vi si pose dentro, et avventatosi addosso al signor Viceré, Io afferrò, dicono, nel crino e nel petto, e protestò di ucciderlo se non levava le gabelle. Dategli buone, e cortesi parole, c promesso di sodisfare alle istanze del popolo, e dispensala qualche somma di zecchini, gettali tra quella gente, fu (piasi di peso, Sua Eccellenza portala da que' cavalieri dentro il detto monasterio, mentre, arrivato il cardinale arcivescovo (l) andava persuadendo esso popolo a desistere dalla sollevalionc con certezza di dover ricevere ogni contento. Ma, inesorabile, ruppe le carceri di santo Giacomo, et altro ancora, liberando li prigioni, senza però toccar la Vicaria, dicendo non voler metter mauo a <:;ò clic tocca immei'iala-mcnte 1' autoiità del re. Non lenendosi il signor Viceré sicuro iu dello Convento, si foco dentro una di questo ordinarie seggette (2) portare la notte stessa in castello sant' Ermo, da
(1) Ascauio Filmiiarini, uomo di un talento distinto per governare, a (Taf) ift cogl' inferiori, pietoso dei poveri e compassionevole deyli «afflitti.
(2) Seggiola portabile con due stanghe, o meglio bussola, e portantina.
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