Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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giale poco di qua discosto, per valersene, occorrendo, in sua difesa e dei castelli, clic ne sono sprovveduti, captatone l'avviso al popolo è uscito ad incontrarle, e lo ha disarmato, e condotte questa sera alla piazza d'arme al MercatOj camminando colle insegne spiegale per la citili, e colle immagini di Carlo Quinto, e Filippo Quarto. È considerabile, che la mossa sia seguita dopo quella di Palermo, che ha dato la norma a questi popoli, in lempo che le galee e vascelli sono partiti colle scritte militie ; che piccoli figliuoli hanno pnncipiato con canne la baruffa; poi giovani scalzi con bastoni; e che, ricuperate arme e munilioni, si sieno in poche ore interessati Lutti gli artisti, ad istigatione dei quali sì seno sollevai tulli gli habitanli di Ghiaia e dei borghi vicini : el hanno spedilo a'quei di Pozzuolo acciò faccino lo stesso, altrimenti havrebbono mandalo ad abbruciarli in casa, e pensano, non prendendo buona piega P affare, d'impedire che non vadano soccorsi in Castelnovo per mare, nò per terra al signor \iccrè, che per ciò si provvede di quantità di biscotti. Dicesi, elio -i Palermitani chiamino per loro capo a quel governo il principe dì Gerace, dell'antica casa di Aragona, ma ch'egli ricusi ricevere la carica come buon servitore del Re Cattolico. In questo punto mi vien dello, che il signor Viceré havesse accoidalo al popolo quanto richiedeva per li cartelli affissi, come ho già detto; ma perché questi successi erano chiamati nel perdono col titolo di ribellione, sdegnatosi il popolo dì questa parola, habb"a mandato a monte ogni cosa, et si sia posto in nuove più alte pretensioni; et facendo con botti ripiene di terra fortificare le porle della città, intende dì volerle esso guardare accio alcuno non v' entri che col suo beneplacito.
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