Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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tentava ili cedere il coniando purché Tacessero giuslilia a modo di lui, altrimenti havrebbero corso pericolo della vita. E, dopo haver \oIuto a viva forza baciare il signor Vicere, ordinò Sua Eccellenza, che gli fosse data la sua propria feluca con cui, e con molte altre appresso, Masaniello si condusse co'suoi seguaci a spasso a Posilippo; quivi fermatosi qualche spalio a far colalione, regalalo di rinfreschi dalla Eccellenza Sua fece ritorno, al lardo, in sua casa, dove attese la moglie el altre parenti sue, ch'etano stale a riverire la signora Viceregina, che le accolse benignamente, le regalò di diverse gioie, e poi le fece condurre alla loro habitaUonc, con una di sue carrozze a quattro. La notte delirò Masaniello nelle troppo alte e repentine sue felicità; e hieri umilimi ricominciò a voler continuare a comandare, e, come impazzilo, ad operare allo sproposito quanto gli veniva in pensiero, facendo, con modo barbaro e tirannico, tagiiar la lesta hor a quellOj el hor a qucll" altro di proprio capriccio, senza che alcuno, per timore, ardisse dissuaderlo in contrario, il che pose il cervello a parlilo a lutti. Radunatosi quindi questa mattina il popolo in sant'Agostino, deliberò andar a volontariamente sottomettersi, conio ha fallo, al signor Vicere. li quale, fatti subito chiamare li capi di strada, ordinò, con proclama, che alcuno non riconoscesse più per capo Masaniello, ma si portasse, colle armi, al palazzo di Sua Eccellenza, dove, concorsa la Nobiltà el il popolo unito, si diedero gli ordini per la difesa delle strade, fattesi in un punto barricare da Don Francesco Torraldo, caso che Masaniello, con suoi seguaci, avesse voluto opporsi. Stando intanto Masaniello al Mercato predicando al popolo la costanza, uno del medesimo popolo gii ha troncata la lesta, portandola al signor Vicere. il quale di subilo, co! signor cardinale arcivescovo, accompagnalo dai nobili e dal popolo, si è condotto nella chiesa dell'arcivescovato a renderne gratic al Signor D:c Con che, si sperano, terminate le turbolente che s'erano sparse per tutto il Regno, e rimessa la pri itina quiete,
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