Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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sare acciò non no pericolasse la riuscito, era ritornalo in cillà «love era stato honoralo della carica di Duce del popolo, che le cose del popolo sono per passar, a Dio piacendo, felieemen-le ; che non resterà in appresso che stabilire il governo di questa Repubblica ; che da questo regno così governato dn se stosso in Repubblica, e da lui come direttore;, senza pretendere che di ben servire, potrà cavare dei buoni aiuti, in particolare di genti ; che di queste prometteva egli un buon soccorso in testimonio di quella devotione che ha sempre professalo alla medesima Serenissima Repubblica ; che siccome però nelle presenti congiunture haverà bisogno di qualche danaro, cosi supplica la stessa Serenissima Repubblica di alcun pronto e-sborso, perchè in corrispondenza, mi aggiunse, mi obbligo,, ad aprile prossimo, darle un corpo di seimila tanti pagati, solio il comando del signor Marcantonio Brancaccio. Io, fissamente ascoltato il signor duca, trattenutomi con poche parole generali sopra le sue imprese e risolulioni, lo ringratiai pienamente dell' ottima dispositione che dimoslrava verso le Eccellenze Vostre, et per levarlo di speranze di esborsi dissi, clic da quattro anni in quà si trovavano con eccessive spese-sopra le braccia di seicento e più mille scucii il mese per una crudel guerra contro il Turco. L' assicurai delia slima che si faceva di sua persona e serenissima casa, e che non potevo, che rappresentar con la dovuta puntualità quanto si era compiaciuta significarmi : con che, separati dopo una grossa hora di congresso in piedi, e dopo li ncccssarii uffizii di creanza, partissimo, 11 che tutto non ho voluto tacere per lume delle pubbliche delibcralioni (1).
XXXI. Dopo l'imbarco della signora Viceregina, col fra Lello u i Don Vincculio d'Aragona, figli e bagaglio per Spagna, s'è fatlo igì"1 partire anche il Vicere et il Visitatore generale, hovendo Don Giovanni df Austria presa la direlione del comando, collo spa-
ri) Tutto il dispaccio è in cifra.
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