Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      mo quieto, bastandogli, per quello ho potuto subodorare, di non bavella contraila. lì 2 Continuando tuttavia le solile confusioni, e maggiori chems, mai, conviene che necessariamente confuse riescano anco lo relatìoni Avanl'ieri, senza sapersi con quale oggetto, nò per quale occasione, Vincenzo di Andrea, montato a cavallo, colla spada alla mano, c 1' EleUo del popolo, portato in stggia scoperta, condussero verso il Mercato, gridando per le strade Fiva D Oj et ii popolo^, perchè siamo traditi. A queste voci usci dal torrione del Carmine Gennaro Anesc, seguitalo da alcuni a cavallo, et a piedi, tutti coli'arme alla mano, gridando pure, Fiva Dio el il popolo; il che causò una somma confusione nella città che s' era tutta armata, Arrivati a Porta Capuana (sparatesi, non si sa da chi, due moschettate) Gennaro si pose in tanto spavento che, per strade indirette, solo fuggì verso i! Carmine. Il duca di Guisa, che ha il palazzo poco distante dalla predetta porta, allo strepito monto a cavallo colle sue guardie, tuttoché disuaso da'proprii cortigiani per il pericolo in cui si poneva tra quelle genti tumultuanti, e fattosi vedere al popolo fu gridalo Fiva Dio, il popolo e Sua Altezza, la quale audava col cappello alla mano, blandendolo, dicendo Fiva Dio et il popolo; con che acquietò il roinore (1) Pare però, che vi sia qualche occulto trattato cogli Spagnuoli per sottrarsi, coli' aggiustamento con loro, dalle pericolose confusioni, dai patimenti della carestia e dai danni di una crudel guerra; e mi ò venuto fatto subodorare da buona parte, che si vadi secrelamentc capitolando colli stessi Spagnuoli, eoii opinione, che l'Eletto del popolo babbi mano nel negotio. E stalo poi osservato, che Giuseppe Palombo, luogotenente generale di Guisa, e capo della Conciaria, non essendosi trovalo col duca nella predelta occasione liabbi dato ordine, che lo sue genti stessero armate senza moversi dal proprio posto, per
      (1) Da qui i-ino alla Ime,' yifra


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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