Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      26omolto T incomodo del viaggio, conservando et l'liabilo, et li costumi più tosto del paese di dove vengono, che del loro proprio et naturale INon portano da Sua Maestà alcuna cosa d'avvantaggio, oltre quello clic scrissi alla Serenità Vostra con altre mani di mie lettere, havendo havuto la conlernialione di quanto prima godevano, et alcuni cavalli^ con assegnamento di alcune pensioni alla famiglia, et disti ibutiouc di catene d: oro ad ogni uno dclli loro servitori. Tutti questi luochi de! Piemonte, per dove fin hora è passalo il signor duca con li principia non hanno mancato di dar segno con pubbliche di-mostiationi dell'allegrezza sentila per il loro ritomo, con il gran concorso di popolo, di militia armala, d: fuochi, et di continui tiri d' artiglieria. Io subito, cosi dopo il loro arrivo, come anco dopo la ricevuta delle ultime lettere della Serenità Vostra, andai alle Allezze loro, rallegrandomi per nome di lei del felice ritorno, el della loro buona salute, aggiungendo a quest' officio quel di più con che stimai poter far ben capaci le loro Altezze del parlicolar contento che viene sentito da cadauna delle Eccellenze Vostre d' ogni bene, et prosperità della lor Casa. Ringraliò il signor duca, et il principe maggiore,, la Serenità Vosira di così cortese memoria che conserva di essi. affermando di dover continuar il solito de' loro maggior.' nell' essere figliuoli, et servitori della Serenissima repubblica^ che viene da essi tanto slimala. Ho lascialo a Fossano il signor duca con li principi, e lulta la corte, perchè diede buona licenlia a monsignor Nonlio, all' ambasciator di Spagna, et a me, havendo pensiero di trattenersi fuori anchora qualche giorno, se bone con poco gusto della corte che non biscia di dolersene quanto più può, per provare grandissimo incomodo, el interesse, essendovi lulla la nobiltà del Piemonte, et aspettandosi anco di giorno in giorno monsù di Albignì, luo« colenente generale della Savoia, con molli altri signori Savoiardi 11 trattenersi fuori cosi lungamente del signor duca non può esser giudicato da alcuno a che fine, so non apportare in-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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