Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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esser falla. et accio che la Serenila Vostra resti particolarmente avvisala di quelli che conducono seco, le mando la qui occlusa noia, come laici anco del tempo che saranno per giungere in codesta città, se fosse certamente stabilito, credendosi però che doverà essere nelle Feste di Pasqua, ovvero subito dopo,
Nota del li cavallieri, et altri officiali che conducono li Sarcimsitm prìncipi eh Savoia per loro servitio nel viaggio ih Modena
11 come di Yerua, maggiordomo maggioreIl conte Guido san Giorgio, eameriero, et cavallerizzo maggiore
Sei gentiliiuoinini di camera.
11 marchese Pallavicino.
Il marchese di Calus.
Il conte di Moretta.
11 conte di Itavigliasco.
II conte della Bastia.
Il signor don Andrea di Ceva; havendo tutti li sopì adetti un servitore per cadauno, che inclusi con quattro paggi di essi principi, sei staffieri, et altra gente di corte, ascendono in tutto alla somma di citi-; quanta persone incirca.
v 5 Souo già arrivati oleunì corrieri mandali dalli principi
, aprile
ìuo? per dar conto a! signor duca del progresso del loro cammino, quali, s'intende, che fin hora possano ritrovarsi a Reggio, per dover fare Y ingresso in Modena la seconda Festa di Pasqua, venendo sollecitato anco il signor duca con h medesimi corrieri di mandar danaro poiché conoscono, che li ventimila scudi assegnati lo>*o da Sua Altezza innanzi la partenza non possono supplire a quauto lor occorrerà in questo viaggio, et si và continuando in dire, che l'Altezza Suo habbia da accolli-
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