Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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di Saluzzo, tiel braccio destro, e mortalmente, sotto la spatula sinistro, mnnsn Chouin, ufficiale trattenuto della Colonnella dei dragoni Noi» si e udito tulOioggi che spari di cannoni, sì dal Forte di santa Maria, sì di quattro portati già sopra la collina, alla più di due miglia, oltre un mortaio da gettar bombe, con quantità di spingarde, e la moschellcria non cessa, nè anco al presente, che a Ire bore di notte» Il Finnggio di san ftion, e parte ui quello di Angrogna e della Torre, cioè il circuito di sette miglia e più, essendo lutto coperto di cascine poco distanti una dall' altra, sendosegli dato fuoco, pare un incendio universale. Il signor duca, che dalla sommità di uno collinetta, poco distante, tulio osservava, è poi giunlo a Lucerna lutto lieto per il felicissimo successo delle sue armi, non essendosi nelle allrc guerre in più mesi guadagnalo mai lanio paese. Ila fatto la santa opera di visitare quest' hospedale, nel quale vi sono SO ammalali di febbre oltre 155 feriti, a'qua) ha fatto dare per ognuno una dobla e mandato doble 50 al Maggior Ricetti sopraddetto. Ha di più assistito a veder me dieare li feriti con una bontà senza esempio. Si è mandato sopra la collina 700 muli carichi di munitioni da bocca e da guerra per rinfresco delle truppe trionfanti Se dimani, che si faranno nuovi attacchi, il successo è così prospero, in tre giorni la guerra è finita, e la semenza di Valdo, conservata in qucsli luoghi alpestri per 524 anni, io una settimana resta distrutta.
24 Aprile. Lucerna. Le cose vanno di bene in meglio, mercè che oggi, continuandosi gli attacchi, il signor don Gabriele alla cima della collina ha preso il Forte detto del Ballo, per lo che si sono li Religionarii ritirati in altro Fortino detto le Roncaglie, e di lì hanno inviato il Fornacioue, uno de'loro capi, ai piedi di Sua Eccellenza, il quale ha esibito di rendere tutta quella gente, ch'erano 200, con supplicarla d'impetrare dal signor duca reslilutione in tempo per l'osservanza dell'ultimo ordine, con la sola riserva della vita, c di non sforzarli d:
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