Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
4GUalla Libraria «lei pubblico (1), diede una vista al luogo dove stanno i Procuratori (2) e sulle -iti ore tornò a palazzo.
A th 29 maggio. Giornata XI in Venezia.
Il signor Residente Cellesi di ordine di S. A. stette quesla mattina in Collegio a render grazie al Senato degli onori ricevuti, et a dargli parte della partenza per il giorno seguente Sulle 13 ore andò S. A, al ritorno del Residente, a santa Maria Maggiore, chiesa di monache francescane Gli ordini dati dall' A. S. di regalare una mano di conventi della città, furono eseguiti ; nè contento di atti di pietà, e carità cosi grande verso ì religiosi, volle anco esercitarli con i poveri della parrocchia per i quali fece lasciare due moggia di farina da distribuirsi a proporzione del bisogno (3) partendo accompagnato dai voli e dalle preghiere non solo di quelli che goduto avevano le sue liberalità. ma della citt? tulta che per azioni così degne (!!!) non potè non ammirare le maniere, non lodarne i pensieri, e non farne le debile dimostrazioni chi con fatti, chi con parole, come fecero una mano di cavalieri, e tutti i gentiluomini nazionaliNota B a paj?. 444.
Serenisitimo Principe
Ricevo in questo punto le commissioni della Serenità Vostra in Ducale del 30 del caduto sopra il passaggio per questo territorio del
(1) Presentemente vago e sontuoso appartamento del Reale palazzo, essendo siata trasportata la pubblica libreria nell' altro palazzo ex-ducale.
(2) Le Procuratie cosi dette, che s'innalzano sulla grande piazza di san Marco.
f3) Per ciò da alcuni fu detto questo viaggio sacro pellegrinaggio o processione « perciocché non in cerca della sapienza tra i costumi de' vaj-ii » popoli andava Cosimo ma bensì a far pompa della sua magnificenza e di » un' apparente pietà. »
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