Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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» der alla regina di non parlarne alle Loro Maestà, quando verrà a » Parigi, lasciandosi in tal maniera nel silentio, et nell' obblio l'affare » sepolto; clie però tuitavia vive, el viene universalmente esagerato » con pregiudieio della regina, e detralione della natìone italiana che » effettuò 1' assassinio. Oneste Maestà di natura sommamente umane » abborriscono il caso, et al Cardinale, cosi per il suo genio alieno » dal sangue, come psr l'esempio, grandemente dispiace; concluden-» dosi da tutti, che non mancavano alla regina modi per castigare i » falli del Monaldesehi senza devenìre ad una crudeltà tanto enorme, » et ad un disprezzo tanto eonspicuo alla corona. iXel mentre, Sua » Maestà ha allontanati da sè gli uccisori del Monaldesehi, et conti-» nua a Fontaneblo la sua dimora, nè si sa ancora il dì preciso che » debba qui capitare, dove se le prepara il palazzo del Cardinale (1) » con trattamento mediocre, ma con brama infinita che presto sfratti» » non amandosi dal Governo, che faeii lungo soggiorno ili queste » parti, »
In altro dispaccio 8 gennaio IG58 1 ambasciatore poi ci avverte che : « ferma ancora la regina di Svetia a Fontaneblo, et molti ban-» diti Napolitani proseguiscono a negotiai e con essa. Tra i banditi so -» detti il duca di Castelnuovo, uno dei principali, è stato dalla regina » ricevuto per suo grande scudiere iti luogo del morto Monaldesehi, » et altri ancora d'inferior eonditione aspirano a cariche propoitio-» nate. »
(1) Ch'era, come dice Saldai (Anliquités de Paria, T. Il p 241) « une » des merveilles de Paris et, de la France. » Perciò Scarron, nella sua Ma-zarinade, gridava :
Va rendre compte au Y alicaiiOu beau palais de les chevaux !.
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