Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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prudenti considerazioni. — XII Giudizio dtljbaronio (il quale 41 mostra inclinato molto a moderazione ) sulla controversia. — XIII. Il pon tefice 1' annunzia sotto voce a' cardinali in Concistoro; trovasi iu gravi angustie di animo, e perde il sonno. — XIV. Come, e con quante arti, gli Spagnuoli, per desiderio di nuocere alla Repubblica, e di maggior dominio, indegnamente accendessero quel fuoco e lo stimolassero. — X^ Il pontefice loda la pietà del defunto doge Marino Grimani. e si ripromette dell' osservanza e della devozione verso la sedia apostolica del uuovo eletto Leonardo Donato , — XVL Contrassegni di pontificia amo revolezza ripetutamente dati alla Repubblica. XVII, Insidi», più che arti, degli Spagnuoli contro Venezia. —• XVIII Pietro Duodo ambasciatore straordinario ; caduto malato, il pontefice gì' invia la sua benedizione, e amorosamente eli offre qualsivoglia conforto. — XIX. Lunga irresolutezza di Paolo V nel venire ad un atto odioso contro la Repubblica ; quanto gli sia stato doloroso 1' eseguirlo, e partenza immediata dell' ambasciatore straordinario. — XX. Birbanterie spagnuole; a llonia pregasi Dio, e solennemente, per Venezia, — XXL Anche P am lisciatore ordinario parte. — XXII Composte le differenze, come un nuovo ambasciatore accolto fosse da Roma festosamente, e molto amorevolmente dal pontefice, il quale non isconfessa essere state promosse le detto differenze da chi. pensando sinistramente, non amava la unione della santa Sede colli Repubblica, dalla cui reciproca buona intelli ge za. solo dipendeva la conservazione della libertà d'Italia — XXIII Lodi del cardinale Baronio, defunto. — XXIV- E del pontefice Paolo quinto, parimente defunto.
LIRUO II. --- MAPNJMSommario.
• A ri ivo del duca d" Ossona, novello vicere, il quale protestando di aver falto sempre grande stima della repubblica di Venezia, si offre di comprovarla in ogni evento eziandio cogli atti. — Il Nel medesimo tein po, anzi nello stesso dì, le cerca torbidi co' Turchi — III IVè risi» da pensieri e da mene più sinistre, favorite da' Ragusei ; intanto e ammaliato. — IV Le navi venete sono soggette, con prigionia delle ciurme, a sequestri e ad avanie, esercitate specialmente dal fratello della druda del duca. — V. Confidenze di un Calogero, in conseguenza delle quali la diplomazia fa uso di sue arti. — VL Si mette in sesto un'ar-
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