Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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.Mastro delie poste uno di questi corrieri, mi fu la risolulione portata fino alle quattro della notte, con farmi poi sapere^. che non si h a ve \ a potuto parlare a Sua Eccellenza per la licenza (1), sebbene seppi certamente, che mi era stala negata da lei, onde per non ritardare punto il servilio delle Eccellenze Vostre presi espediente di mettere persona a cavallo perchè, al meglio che potesse, ricapitasse il mio dispaccio a Bergamo. Prevedendo, per avventura, il signor Governatore quello che potessi fare, diede ordine, come fu eseguilo, che cinque Spaglinoli, fuori della porta arrestando la suddetta persona, le levassero le lettere, le quali furono aperte dalla Eccellenza Sua, et poi ordinato al Gran cancelliere di dovermi far sapere, come ha tatto hoggi, ciò essere stalo elfellualo per commissione di lei, la quale haveva sentito con mollo disgusto la e-speditione da me fatta, non ostante, ch'io non havessi havuto il corriere richiesto, consegnandomi, parimenti di suo ordine, le stesse lettere aperte, acciò sapessi certamente d' onde fosse derivata la causa, et perchè Sua Eccellenza haveva anco conosciuto cosi ricercalo dal suo servilio nelle presenti congiunture. Procurò il Gran cancelliere di giustificare il l'alto coli'accidente seguito due mesi sono dello svaleggio del corriero ordinario, per Venezia, a cui fu levato il dispaccio di cotesto signor ambasciatore cattolico, il quale constava a Sua Eccellenza essere stato veduto in mano di ministro della Serenità Vostra ; nè tacque lo svaleggio del corriero che veniva già da Castiglione, a cui da alcuni gentili liuomini Bresciani furono levate le lettere, et per line mi disse, che essendosi trattato di questo negotio nel Consiglio segreto, si era terminato, che per I' avvenire dovessi bavere ogni comodità di corrieri per fare le mie speditioni, nel che non potevo dubitare di cosa alcuna. Io risposi, che l'accidente era gravissimo, poiché non solo si traila d'impedir la espedilione del principe, ma si le-
( I ) III sebbene sino tei, cifra
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