Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      nastra Imperiale grandezza, e della giurisililione del Sacro Rumano Imperio in Italia, e per I esacerbHtione fra Prencipi Chrisliani, che seco tirarebbe la ruina, e distruzione della pace universale onde per il nostro dovere, e grande Imperiale dignità, habbiamo preso, senza più indugiare li mezzi alle mani, per li quali, in tempo, si possono impedire principalmente li progressi delle oppressioni, guerre, et effusioni di sangue, e si mantenghino, e vanghino prontamente protetti li grandi importanti Feudi, e Vassalli del Sacro Imperio, insieme con le nostre Imperiali giurisdizioni, acciò ognuno possa quietamente esser mantenuto, et conservato nel suo. Al cui effetto, e fine habbiamo giudicalo esser urgente necessità di mandar dentro un numero delle nostre minti a cavallo, et a piedi, sotto il comando dall' illustre nostro caro, e fedele Giovanni Conte di Merode e Voraabz nostro Cameriere, e Colonello. Sopra dì che vi ricerchiamo graziosamente, che con buona volontà gli vogliate concedere il passo, non solo a quel numero, ma anco ad altri, che conferme al bisogno potessero seguitare, e che vi vogliate mostrare pronti cor. vettovaglie ed altre cose necessarie per il dovere ; assicurandoci Noi, tanto più di questa nostra concessione, poiché in tutto, e per tutto è conforme alli trattati, e capitolazioni, che avanti molti anni, sono state solennemente fatte tra il Sacro Imperio, et in particolare tra la Serenissima Casa nostra d'Austria, e de' nostri Predecessori, e conforme alli patti fatti fra voi, et alcuni nostri ubbidienti Prencipi dell'Imperio. Assicurandovi all' incontro con la nostra Imperiale parola, che Noi non cerchiamo sotto questo pretesto niuna fraude, ma scio per mantenere la cara pace, e per ripartire la giustizia alle parti che sono indifferenza, e subito che queste commotioni in Italia saranno acquietate, vogliamo far riaprire li passi, ogni cosa rimettere sul primiero stato, e nella vostra disposinone. Haveressimo ancora prima d' hora fattovi intendere questa nostra gratiosa dimanda, se gli evidenti pericoli non havessero tiralo questo negotio in maggior lunghezza, e se non havessimo posto la nostra indubitata confidenza nella vostra concessione, in una così giusta, et ragionevole causa. Il tutto come più ampiamente intenderete dal nostro sudetto Cameriere, et Colonello il Conte di Merode, al quale habbiamo dato simil commissione di osservare tal buona di-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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