Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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paccio che aspettava dal signor marchese Spinola (1). Si parte però lì Eccellenza Sua hoggi a liora di vespro, et s'incammina verso li confini, ove tloverà ricevere il signor marchese predetto. Si lasciò veder hieri per la città, et fu al Broletto, luogo nel quale si vende il grano (2), per mostrare al popolo, almen nelle ultime liore, che non trascurava 1' applicatione all' abbondanza del grano, dopo le rigorose gride ordinate contro li sfrosadori (3), che in gran quantità ne conducevano le settimane addietro nel Dominio della Serenissima Repubblica. Molte gratìe ha fatto ella a servitori suoi, et investitili di cariche piene di utilità. Con altri ancora ha allargato la mano assai prontamente nel? uno e nelF altro proposito.
23 agosto Partì hieri subito dopo pranzo il signor don Gonzal_, et la notte dovea alloggiar a Pavia. Da molti cavalieri va accompagnato, et può liaver fin venti carrozze di seguito, quasi tutte però da vettura, pagate da lui per comodo della famiglia e degli altri. Così numeroso corteggio procedette più tosto dalla voglia iu ogni condition di persone d'incontrare il sol che nasce, che di far coda a quel che tramonta. Neil' u-scire dalla città, sebbene scorto dalle compagnie ordinarie della guardia a cavallo, non ha potuto iscansare qualche rorao-re di voci latto dal popolo a sua ìnorlilìcatione, et l'insolenza di molti giovani clic gli tirarono de'sassi dietro la carrozza, niente ratlcnendo questi, nò quello dal concorso alla porta delta Ticiuese una grandissima pioggia che cadeva in quel punto.
25 agosto Tutto giovedì si è fermalo a Pavia, afflitto sommamente ' dalle dimoslrationi di sprezzo, e vilipendio fatte contro di lui
(I) Ambrogio Spinola, genovese, elio noi governo dello Stato di Milano andava a succedere a don Gonzalo de Cordova, e il cui nome aveva già acquistato nello guerre di Fiandra quella celebrità militare elio ancor gli rimane, (3) I Milanesi, da antico, diedero il nome di lìrole.tto al palazzo del l'o-muuo, coi sempre unito era il mercato
(3) Voce veneziana che equivale a Frodatori. Ma dai veneziani dicesi particolarmente Sfrosador colui che propriamente froda le pubbliche gabelle o la contrabban li. (Boario Dizionario del dialetto venezuenó).
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